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Cacciari: "Basta parlare di Greta! Il suo messaggio è nettamente semplificato"

Il filosofo spiega che l'attivista svedese "è figlia di una dittatura votata alla riduzione dell’uno, conosce solo il bianco e il nero". E aggiunge che l'Europa deve dotarsi di un assetto federale

Cacciari: "Basta parlare di Greta! Il suo messaggio è nettamente semplificato"

Dice che bisogna finirla di parlare di Greta Thunberg. Il suo messaggio ambientalista “è nettamente semplificato, come quello di Salvini sui migranti”. Non usa mezzi termini Massimo Cacciari. In un’intervista alla Stampa, il filosofo sottolinea che “con i Paesi dell’ex blocco sovietico c’è un problema reale perchè si portano dietro immagini ultra-semplificate, sono i figli di una dittatura votata alla riduzione dell’uno, conoscono solo il bianco e il nero”. Cacciari spiega invece che l’identità europea comprende una realtà complessa, formata da più anime diverse e distinte, che si batte contro le semplificazioni. E aggiunge che il pensiero europeo rifiuta il pensiero unico.

Tornando alle questioni ambientali, Massimo Cacciari evidenzia che “i temi ecologici hanno due aspetti. Da un lato sollecitano la rinascita di quella dialettica perduta, invitano per esempio un consumo limitato - prosegue il filosofo - dall’altro però non si può nascondere che nascono in Paesi rei di aver inquinato fino al minuto prima d’intimare agli altri di non farlo”.

Cacciari sostiene che l’Europa ha la necessità di trovare un’unità politica, altrimenti sarà presto formata da Stati e province che litigano tra loro. Per realizzare questa unità politica, secondo il filosofo occorre restituire dignità alla tecnica e alla burocrazia e soprattutto bisogna dotarsi di un assetto federale che rappresenti i popoli.

In definitiva, “una repubblica europea federale - conclude Cacciari - l’opposto del centralismo”.

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