Che Massimo Cacciari amasse le espressioni taglienti era cosa nota già da tempo. Questa volta però i toni che riserva all'ex premier Matteo Renzi sono particolarmente sferzanti.
Commentando la notizia della partenza dell'ex segretario Pd per un tour di conferenze sulla politica in giro per il mondo, il filosofo veneziano non risparmia le rasoiate.
"Renzi sarebbe da sculacciare - argomenta Cacciari - Questo andare in giro per il mondo per conferenze e non farsi più vivo è esattamente quello che tutte le persone di buonsenso gli avevano consigliato dopo il referendum. Il fatto che non lo abbia fatto è costato al Partito democratico almeno tre o quattro punti percentuali. Che lo faccia ora è mossa insignificante e tardiva."
Interpellato sui nomi che potrebbero essere accostati ad una possibile leadership del Pd, Cacciari esprime tutto il proprio pessimismo: "Non c'è nessuno che sia minimamente all'altezza di rifondare per la sinistra.
Serve un congresso serio in cui si dibatta davvero di strategia e di cultura politica e immediatamente devono definire un gruppo dirigente, mettendo in prima linea chi non è responsabile della catastrofe, come Martina and company, che nulla hanno fatto per contrastare Renzi".Una parziale assoluzione arriva per Paolo Gentiloni e per il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, su cui Cacciari si sbilancia: "Io punterei su di lui."
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