Matteo Renzi si prepara ad entrare in battaglia: ad esserne convinto è l'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che nel corso di un'intervista concessa a Spraynews ha affrontato vari argomenti inerenti la politica italiana.
A cominciare dalla questione sulle misure anti-Covid imposte dall'alto, con governo centrale e regioni che si rimbalzano le responsabilità e si muovono in direzioni diverse e spesso inconciliabili. "Direttive nazionali, applicazioni regionali. Ormai, è inutile anche commentare. Si va a doppio, si va a spanne, si va a caso. L’unica linea è “state a casa”. Il resto è senza nessun criterio", affonda Cacciari, che poi viene sollecitato anche sul tema scuola. Altro argomento in cui l'esecutivo si muove a casaccio e senza alcun criterio o linea logica. "Vedono che l’epidemia non si arresta e cambiano i colori alle zone. Dicono che riaprirà il cinquanta per cento delle scuole. Sa spiegarmi lei chi lo decide il cinquanta per cento, che riapre e il cinquanta, che resta chiuso?", si domanda l'ex primo cittadino di Venezia. "È tutto confuso. L’unica linea, da marzo dell’anno passato a oggi, è, glielo ripeto, 'statevene a casa'". Per quanto riguarda la crisi economica in cui il nostro Paese sta affondando, Cacciari non ha dubbi: "Abbiamo avuto i provvedimenti più duri dal punto vista dell’occupazione, del lavoro, di tutto e anche il numero di contagi più duro da sopportare. Del resto, che altro ci si poteva aspettare da un Governo di questo tipo?".
Proprio la politica diviene argomento privilegiato nel corso dell'intervista, col filosofo sicuro del fatto che tutto cambierà in concomitanza col tramonto della pandemia. "Si stanno tutti riposizionando, in vista della fine dell’epidemia. Finché c’è l’epidemia, sono tutti bloccati, sotto l’ombrello del Covid 19, devono stare per forza fermi", dichiara Cacciari. "Quando il Covid sarà sconfitto, inizierà la fase più drammatica, ovviamente dal punto di vista sociale, economico e occupazionale e solo allora si scoprirà che il Governo non sta più in piedi e si apriranno nuovi scenari".
L'ex sindaco parla di una guerra di logoramento in atto, con le truppe in apparente fase di stallo. Ma c'è già chi è pronto a scendere in campo, e si tratta di Matteo Renzi. Nessun bluff da parte dell'ex segretario dem. "Sta predisponendo le proprie truppe, sta preparandosi alla fase propriamente politica, che seguirà la fine della pandemia, o, quantomeno, il suo drastico ridimensionamento, grazie al vaccino". Non solo Renzi, comunque, sta armando le proprie truppe, tutti i partiti pianificano le mosse. "Conte e i pentastellati si stanno già preparando ad affrontare insieme la prova elettorale. Con Giuseppe Conte, candidato Presidente dei Cinquestelle e naturalmente questa eventualità mette in grande agitazione il Pd. Sono tutti agitati. Renzi è solo quello che parla di più".
Nessun modo di porre fine a quello che viene definito "un balletto", a meno che "la situazione non catastrofizzi, il che potrebbe avvenire, solo se l’Europa ci rigettasse il piano del Recovery.
A quel punto, entrerebbe in campo il Presidente della Repubblica e nessuno può prefigurare che cosa deciderebbe. Nell’attesa di un’ipotesi, che non è certo augurabile, la cose continueranno ad andare nello stesso modo", conclude l'ex primo cittadino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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