Ventitrè morti e 52 feriti. Un incidente, quello avvenuto al chilometro 51 della linea ferroviaria Andria-Corato, che non si può dimenticare. Su quei binari, il 12 luglio del 2016, corpi straziati, irriconoscibili. Decine di famiglie hanno pianto qualcuno, che andava a scuola o al lavoro, e ora sono furibonde per una nuova ferita che sanguina.
Il giudice del Tribunale del lavoro di Bari, infatti, ha stabilito il reintegro immediato sul posto di lavoro del capostazione di Corato, Alessio Porcelli, che è indagato nell'inchiesta penale sul disastro ferroviario avvenuto tra i due treni della Ferrotramviaria Spa, che si sono scontrati sul binario unico, su una curva affiancata da uliveti, a causa di quelli che la magistratura definì «errori umani plurimi».
Uno dei due convogli avrebbe dovuto aspettare prima di partire, ma si trovarono invece a correre l'uno contro l'altro, senza saperlo. A ventiquattr'ore dalla tragedia l'azienda sospese dal servizio i due capistazione di Andria e Corato e il macchinista sopravvissuto alla strage. I vertici della Ferrotramviaria Spa li lasciarono anche senza stipendio. Ma Porcelli, difeso dagli avvocati Massimo Chiusolo e Giuseppe De Lucia, ha impugnato i provvedimenti e chiesto di essere riammesso in servizio, sostenendo l'estraneità ai fatti che gli erano stati contestati.
Il tribunale in questi giorni gli ha dato ragione, ordinando l'immediata riammissione del lavoratore. Annullata anche la disposizione riguardante la sospensione dalla retribuzione. La Ferrotramviaria Spa è stata quindi condannata al pagamento di tutti gli arretrati.
Ma l'inchiesta della magistratura va avanti. E si definiscono i contorni.
Secondo i pm a causare l'incidente sarebbe stato un errore umano, dovuto all'utilizzo del blocco telefonico su una linea a binario unico e, da parte dei dirigenti della società Ferrotramviaria, l'aver omesso «la collocazione di impianti e apparecchiature tecnologiche - ipotizza la Procura di Trani - deputate alla protezione della marcia dei treni (Blocco Elettrico Automatico ovvero Blocco Conta Assi) idonei a prevenire ed evitare il disastro ferroviario». Quello del luglio 2016 è stato considerato uno dei più gravi incidenti ferroviari mai avvenuti in Italia.
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