Milano Colpita nel corpo, ma ancora più nell'orgoglio. Perché una donna di 25 anni che di professione fa il controllore a bordo treno, qualora si trovasse nei guai durante il servizio e in mezzo a una folla di persone, si aspetta quanto meno che ci sia chi prende le sue parti e magari le dia pure una mano. In particolare se un passeggero - a cui la donna ha chiesto gentilmente di non starsene stravaccato su più sedili e di mostrarle il biglietto - arriva addirittura a metterla ko, sferrandole dei pugni al costato. Invece lo sconosciuto in questione - descritto come un italiano di mezza età - venerdì mattina ha agito indisturbato, nella più totale indifferenza dei pendolari che non hanno mosso un dito a bordo del convoglio partito alle 9.40 da Como e diretto a Rho, nel Milanese. L'episodio, confermato da «Trenord», è stato riferito da Filippo Ghibaudi della Cisl al quotidiano La Provincia di Como. Il sindacalista ha ricostruito i fatti dopo aver raccolto la testimonianza direttamente dalla collega aggredita e tuttora sotto shock, con una prognosi di 10 giorni e che, proprio per il trauma subito, la vedrà costretta a portare il collarino.
Ghibaudi spiega che la capotreno, quando il treno era partito da circa mezz'ora, si è accorta di un 50enne che, in una delle carrozze centrali del convoglio, si era sdraiato occupando ben quattro posti a sedere. Così lo ha raggiunto per invitarlo ad assumere una posizione più consona, ma lui l'ha ignorata. E non solo. A quel punto infatti la 25enne gli ha chiesto di vedere il suo titolo di viaggio e scoprendo che ne era sprovvisto, gli ha intimato di scendere alla successiva fermata, quella di Seregno, in Brianza, accompagnandolo personalmente di fronte alle porte della carrozza.
«È stato allora, cioè proprio mentre il treno era in frenata per lo stop alla stazione, che il viaggiatore ha aggredito la collega alle spalle - racconta il sindacalista -. Nessuno tra i presenti, alcuni in piedi accanto ai due, è intervenuto in aiuto della donna che è scesa sulla banchina, mentre il suo aggressore è scappato».
La capotreno è stata trasportata all'ospedale di Desio, dove, in seguito ad accertamenti, è stata dimessa dopo qualche ora. Attualmente la polizia ferroviaria sta indagando sul caso, cercando di risalire all'aggressore anche tramite le immagini delle telecamere della stazione.
Trenord in un comunicato ieri pomeriggio ha precisato che a Seregno, in aiuto della capotreno, «sono immediatamente intervenuti due operatori della funzione security che l'hanno assistita anche in ospedale e, grazie alla collaborazione di un capotreno di un treno successivo, è stato possibile incrociare le informazioni per identificare il presunto aggressore», notizie riferite poi alla Polfer.
Nel 2019 il Compartimento Polfer Lombardia ha scortato
12.700 treni viaggiatori, svolto 4.514 servizi di pattuglia alle linee ferroviarie, proposto oltre mille persone per provvedimenti di pubblica sicurezza e arrestato 344 persone. Tuttavia sembra ci sia ancora molto da fare.
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