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Cartabia ora striglia i giudici: "C'è crisi di credibilità"

Il ministro della Giustizia ha fatto sentire la sua voce, chiedendo ai giudici e alla magistratura tutta di tornare alla statura morale per la quale hanno giurato

Cartabia ora striglia i giudici: "C'è crisi di credibilità"

Il ministro Marta Cartabia è stata oggi ospite di Benedetta Tobagi a TaoBuk, a Taormina, nel corso dell'incontro Una parola di giustizia. Il ministro della Giustizia ha spaziato dall'estradizione dei terroristi da parte della Francia alla crisi della magistratura ed è proprio contro i giudici che Marta Cartabia ha usato le parole più dure, citando anche il giudice Livatino. "Diciamolo pure, la magistratura sta attraversando una fase di crisi, una crisi di credibilità e, soprattutto, ai miei occhi più grave, di crisi della fiducia dei cittadini. Ci vorrebbero più Livatino", ha affermato il ministro.

Marta Cartabia è preoccupata per quanto sta accadendo nella magistratura e, soprattutto, per le ripercussioni che questo ha nel mondo reale. "Tante volte in questi mesi mi sono sentita porre una domanda che fa tremare le vene ai polsi: 'Ministro, come possiamo tornare ad avere fiducia nella giustizia?'. È una domanda che non si può liquidare come qualche parola di consolazione, è una domanda che dobbiamo guardare con attenzione". Il ministro, quindi, ha aggiunto: "Dobbiamo fare di tutto perché il giudice torni ad essere con quella statura che la Costituzione gli chiede, nel momento del giuramento. L'articolo 54 chiede disciplina e onore. Sembrano parole d'altri tempi ma oggi sentiamo che abbiamo bisogno di potere identificare dei giudici così".

Il ministro della Giustizia, quindi, ha affrontato quelli che sono i progetti per il futuro, anche per restituire la fiducia agli italiani: "Tanto stiamo facendo su mille fronti, i cantieri delle riforme sono enormi come vastità di materia che coprono, ma noi copriremo anche quello che riguarda l'ordinamento giudiziario, il Csm. Cambieremo tutto ciò che c'è da cambiare sulle sanzioni disciplinari, i sistemi elettorali, ma siamo consapevoli che tutto questo sarà fatto, ma non basterà". Marta Cartabia non si nasconde, e affonda: "Quello di cui c'è bisogno è qualcosa che viene prima e va oltre la cornice normativa in cui si svolge la funzione giurisdizionale. Mi colpisce che proprio in questo momento di crisi e credibilità della magistratura si cerchino esempi".

Marta Cartabia, quindi, è tornata a citare il giudice Livatino: "Questo celebrare Livatino è un desiderio di alzare lo sguardo, di potersi identificare in qualcosa di nobile, di alto. Io credo che un aiuto enorme in questo lavorio complesso di ricostruzione della fiducia debba passare anche dal portare in evidenza i tanti Livatino, i tanti giudici che esistono e che svolgono un'azione nascosta ma con disciplina e onore che vengono invece travolti dai fatti più clamorosi".

Poco dopo è arrivato il plauso di Matteo Salvini alle parole di Marta Cartabia: "Ha ragione il ministro Cartabia, che parla di magistratura in crisi di credibilità e di fiducia.

La risposta possono darla governo e parlamento con le riforme, e i cittadini con i referendum sulla giustizia".

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