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Cartelle rottamate, Meloni batte Pd e grillini

Nelle ultime settimane i numeri si sono incaricati di smentire le Cassandre di sinistra che da mesi descrivono il governo come amico degli evasori e affamatore dei più deboli

Cartelle rottamate, Meloni batte Pd e grillini

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Nelle ultime settimane i numeri si sono incaricati di smentire le Cassandre di sinistra che da mesi descrivono il governo come amico degli evasori e affamatore dei più deboli. L'Agenzia delle Entrate nel 2023 ha registrato un nuovo record di recupero dei crediti a quota 31 miliardi, mentre la crescita dei redditi è stata superiore a quella degli altri Paesi G7. Ieri il sottosegretario all'Economia, Lucia Albano, in rappresentanza del viceministro Maurizio Leo, ha chiarito nel question time in commissione Finanze alla Camera che anche la strategia adottata con la rottamazione-quater è stata coronata dal successo. Nel 2023 i recuperi di Agenzia delle Entrate-Riscossione sono ammontati a 14,8 miliardi da attività ordinaria e 7,2 miliardi dalle definizioni agevolate. In quest'ultimo ambito rientrano 0,4 miliardi di ultime rate della rottamazione-ter e 6,8 miliardi della quater. Considerato che di quei 6,8 miliardi ben 6,5 miliardi erano relativi a una prima o unica rata, su una stima di recupero di 11,9 miliardi si è avuta una decadenza su 5,4 miliardi, il 45,4% del totale. È il tasso di decadenza più basso tra tutte le rottamazioni: con Renzi (2016) si era al 53%, con Gentiloni (2017) al 60% e con Conte (2018) al 70%. Praticare uno sconto su sanzioni e interessi con una rateizzazione decennale ha convinto i contribuenti. Ecco perché i termini delle prime due rate scadute sono stati riaperti con il dl Milleproroghe: sarebbe stato un peccato non offrire un'ultima chance. Leo ha fatto intendere che l'obiettivo della riforma fiscale è proprio questo: semplificare gli adempimenti, offrire piani di rateazioni ampi fino a 10 anni e non pretendere l'impossibile. Anche ieri gli interroganti del M5s sono rimasti a bocca asciutta.

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