Roma - E poi, per fortuna, c'è Castelli Laura. L'anima schiettamente popolare del nuovo regime, e periferica sottosegretaria all'Economia, «che è la mia materia, la mia competenza, io sono laureata, in Economia...». Torinese, nata sotto il segno della vergine, mantiene virginale candore nel dire cose che non sa, con la foga di chi s'impicca con le proprie mani. L'ultima volta ieri, aspirante Maria Antonietta che scrolla di dosso il fastidio del popolo affamato con un: «diamogli le brioche!». Così Laura, che dice «con Salvini ci parliamo tutti i giorni» (non lei, gli altri, ma lei pensa lo stesso di giocare sull'equivoco). Si spende come una dannata sull'eco-tassa alle auto perché «tutela chi sceglie un'utilitaria», candidamente affermando una sciocchezza e pensando di poterlo fare. Quando le fanno notare che un'«utilitaria», tipo la Panda 1200, costerebbe 300 euro in più, alla Castelli non resta che scuotere il capino vaporoso: «Beh, potrebbero scegliere di comprare una Panda 1000!». Prima che il popolo bue la rincorra, la ghermisca, brandisca ghigliottina mediatica, facendole notare che lo storico modello di Panda 1000 Fire era fuori produzione già all'alba del Millennio, andrebbe salvata da se stessa, Laura. Che tra tanti professoroni deve sentirsi vaso di coccio e mortificarsi di aggressività per quel suo mesto diploma di ragioniera, rafforzato da laurea triennale in Economia (sì, ma Aziendale). Già deputata, tenta di colmare il gap frequentando due corsi annuali: poca roba, ma forsennata rincorsa di status che non la riscatta. Tesoriera grillina per un anno e responsabile di scontrini (forse leva di carriera), Castelli pensa ancora di poter dire in faccia a un Padoan «questo lo dice lei» e cade nelle stesse truffe che ordisce.
Implume analfabeta mediatica, resta la portaborse che in Regione Piemonte provvedeva al consigliere Turigliatto (non quello che fece cadere Prodi), immaginando poi di poter scrivere nel curriculum di essere perciò «arrivata a conoscere nei dettagli la macchina burocratica regionale». Invece sono i dettagli, che la fregano; più che tragica Maria Antonietta, frivola e inconsapevole Madame de Pompadour.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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