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Meloni contro l'idea di un partito unico

La leader di Fratelli d'Italia: "Ognuno ha un'identità diversa, e comunque adesso il tema dei partiti è secondario"

Meloni contro l'idea di un partito unico

Alla fine i tre principali partiti del centrodestra si riuniranno sotto un unico simbolo oppure la coalizione resterà comunque in piedi rispettando le singole identità come accaduto fino ad ora? Il dibattito resta aperto, ma da parte di Giorgia Meloni - che guarda con rispetto ogni iniziativa degli alleati - è arrivata una sottolineatura di non poco conto. La presidente di Fratelli d'Italia, a margine di un evento in Sicilia, ha ribadito che le specificità all'interno del centrodestra sono una ricchezza aggiunta. E ha fatto notare: "Penso che unificare partiti che hanno una compatibilità, ma una identità diversa, rischi di far perdere più di quello che si guadagna e che nella situazione in cui si trova l'Italia oggi francamente il tema dei partiti mi sembra secondario".

Nella coalizione resta comunque sempre un clima di grande collaborazione reciproca. Lo dimostrano le diverse riunioni settimanali per decidere il miglior candidato sindaco su cui puntare per le prossime elezioni Amministrative. "Noi discutiamo, facciamo lunghe riunioni ma sulle grandi scelte siamo una coalizione compatta perché stiamo insieme per scelta", ha ribadito la leader di FdI. Questo però non si può dire per il centrosinistra, alle prese con molteplici problemi interni: "Mi pare che dall'altra parte abbiano molti più problemi, dove nelle Amministrative, essendo una coalizione che sta insieme per interesse o per necessità o perché bisogna abbattere qualcun altro, alla fine nella Capitale d'Italia si ritrova con tre candidati".

"Votare per il Parlamento"

Nella giornata di ieri si sono tenute le primarie del centrosinistra, che si affiderà a Roberto Gualtieri per Roma e a Matteo Lepore per Bologna. La Meloni ha fatto notare un paradosso: come mai non è stato possibile indire le elezioni Politiche mentre per le consultazioni per le primarie c'è stato l'ok? "Probabilmente le primarie sono le uniche elezioni che il Partito democratico accetta perché sono anche le uniche elezioni in cui gli italiani non possono mandarli a casa", è il suo ragionamento. A questo punto, se è consentito votare per le primarie, "allora è meglio votare per il Parlamento e consentire agli italiani di eleggere il loro parlamento e conseguentemente di scegliere il governo".

"FdI ha la migliore classe dirigente"

Infine la Meloni ha respinto nuovamente le critiche e le supposizioni su una carente classe dirigente che Fratelli d'Italia potrebbe esprimere qualora dovesse vincere le elezioni nazionali: "Io non accetto la critica di una presunta assenza di classe politica di FdI. Dal mio punto di vista io credo che oggi quella di Fratelli d'Italia sia la migliore classe dirigente presente.

E quindi siamo pronti a governare la Nazione, come abbiamo dimostrato di essere pronti a governare a livello locale".

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