Coronavirus

Il centrodestra dal premier: "1.000 euro agli autonomi"

Tajani, Salvini e Meloni chiedono più coinvolgimento Fi chiede di varare i decreti "Riapri Italia" e "New deal"

Il centrodestra dal premier: "1.000 euro agli autonomi"

E alla fine il centrodestra torna dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, a Palazzo Chigi, e in videoconferenza con il ministro della Salute, Roberto Speranza. Al centro della discussione l'emergenza sanitaria, l'emergenza economica e la necessità di riaprire il Parlamento. Dopo giorni di pressing nei quali però la trattativa non si è mai interrotta, grazie anche alla mediazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con il leader della Lega, a Palazzo Chigi il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, in rappresentanza di Silvio Berlusconi, e la presidente di Fdi, Giorgia Meloni. Conte, come gesto di distensione dopo giorni di lontananza, aveva accettato l'incontro. Conte va cauto sulle proposte dell'opposizione perché «non ci sono i soldi». Salvini racconta che è riuscito a strappare una promessa: «Il governo ci coinvolgerà nei decreti di aprile».

Il «centrodestra è compatto» su tutti le principali questioni, «la tutela dei medici in prima linea» e interventi economici molto più massicci per tutti i lavoratori. Come ha sintetizzato Silvio Berlusconi, in diretta su Radio Rai 1 a Zapping, «la chiusura di tutte le attività produttive è necessaria ma non possiamo salvare l'Italia dal Coronavirus e poi farla morire di fame».

Due i decreti lanciati da Tajani: un decreto «New deal», che preveda investimenti pubblici per l'edilizia privata, lo sblocco di 100 miliardi per le infrastrutture pubbliche con la sospensione del codice degli appalti, il rifinanziamento della legge sulle periferie e dei sistemi metropolitani per ulteriori 100 miliardi; e il rilancio di un grande «piano casa» per l'ammodernamento e la messa in sicurezza dell'edilizia privata. E uno «Riapri Italia» per il mondo delle attività turistico alberghiere e commerciali, che preveda, tra le altre misure, deroghe per le assunzioni; la liberalizzazione delle politiche di prezzo, la moratoria per gli affitti e il rinvio del pagamento delle bollette e delle utenze.

Forza Italia chiede di sbloccare 60 miliardi per immediati pagamenti della Pa e di portare a 1.000 euro il bonus per gli autonomi per ogni mese della crisi. Berlusconi, che ha ringraziato con una lettera Vladimir Putin per l'aiuto della Russia all'Italia, paragonando i 25 miliardi stanziati dall'Italia ai 2.000 miliardi degli Stati Uniti, ha parlato di una grande sproporzione, anche a voler considerare le economie dei due Paesi.

Salvini ha insistito sulla «sperimentazione di tutti i farmaci che possono essere utili per combattere il virus». Un punto cruciale, questo, per cercare di arginare la pandemia nell'attesa di un vaccino. Tra le principali proposte «mascherine e camici subito a medici, farmacisti, operatori sanitari, forze dell'ordine e lavoratori, respiratori e ossigeno subito a tutti gli ospedali che ne hanno fatto richiesta, tutela economica di tutti i lavoratori, partite Iva comprese, non solo di alcuni». La richiesta è anche «di concedere soldi subito ai Comuni, per aiutare i Sindaci ad essere vicini a tutti i loro cittadini».

Il centrodestra chiede di riaprire il Parlamento, «che deve lavorare giorno e notte come fanno tante altre aziende italiane». La leader di Fdi, Giorgia Meloni, parlando davanti a Montecitorio ha detto che non può essere «un Palazzo chiuso e sbarrato agli occhi dei suoi cittadini» e ha chiesto che diventi «un'unità di crisi nella quale poter lavorare quotidianamente, mettere insieme le energie migliori, fare proposte e dare risposte agli italiani». Berlusconi ha insistito sulla necessità che il Parlamento lavori con «buon senso» e «senso di responsabilità»: i parlamentari contagiati o sospetti di essere positivi e i colleghi di età superiore ai 65 anni sono invitati a rimanere a casa. Inoltre ha proposto di «limitare l'attività parlamentare alla pandemia e ai provvedimenti per evitare il disastro economico». Altri punti chiave sono il «maggior controllo su spostamenti non autorizzati, soprattutto dal Nord al Sud, anche grazie all'uso dell'esercito».

Non è in discussione la collaborazione perché «in un'emergenza grave bisogna stringersi intorno alle istituzioni».

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