Politica

Il centrodestra suona la carica: "Al voto o governo a noi"

Berlusconi: "Coalizione unita mentre la sinistra mette in scena uno spettacolo deludente". Salvini: "Siamo vicini al 60%"

Il centrodestra suona la carica: "Al voto o governo a noi"

Concluso il vertice del centrodestra a Milano. I passaggi di Conte in Aula e al Senato tra lunedì e martedì determineranno i prossimo scenari politici del Paese e il centrodestra è più compatto che mai in questa nuova sfida. Presente, nonostante il lieve malore avuto in settimana, anche Silvio Berlusconi, in collegamento dalla Francia. "Ho partecipato in videoconferenza al vertice del centrodestra. La nostra coalizione è unita e compatta mentre la sinistra mette in scena uno spettacolo deludente per migliaia di italiani che soffrono per le conseguenze sanitarie ed economiche della pandemia", ha scritto il leader di Forza Italia sul suo profilo Instagram.

Anche Antonio Tajani è convinto della forza dell'attualie coalizione di centrodestra ma frena sulle elezioni anticipate: "Le elezioni sono l'ultima delle ipotesi, ma un governo di centrodestra sarebbe possibile perché secondo noi ci sarebbero anche i numeri". Al'uscita del vertice in via Belluno a Milano, il vicepresidente di Forza Italia ha spiegato che "anche l'UDC" è coeso. Tajani, infine, non nega l'arrivo dai partiti di maggioranza all'opposizione: "Ci sono parlamentari che non credono più al progetto del Movimento 5 Stelle e che stanno dialogando. Sono tra i 4 e gli 8, ma al momento sono dei pour parler".

In serata il presidente di Forza Italia ha rilasciato nuove dichiarazioni: "Mi auguro che il passaggio parlamentare di lunedì e martedì faccia definitivamente chiarezza. Se il Presidente Conte ha i numeri per andare avanti, lo faccia, senza sottrarsi ancora al dovere di governare e alle urgenze del Paese. Se invece si certificherà la fine di una maggioranza che non ha mai avuto né il consenso degli elettori né omogeneità e coerenza politica al proprio interno, allora si ridia subito la parola al Capo dello Stato per metterlo in condizione di assumere nel più breve tempo possibile le determinazioni necessarie".

Silvio Berlusconi, poi prosegue: "In ogni caso, deve cessare la paralisi che si è determinata nelle ultime settimane: la politica non può passare il tempo a discutere su sé stessa mentre il Paese vero soffre come mai prima d'ora". Il Cavaliere, poi, conclude: "Comunque è necessario mettere in sicurezza e votare al più presto i provvedimenti necessari a dare qualche sollievo alle tante categorie in difficoltà, primi fra tutti il nuovo scostamento di bilancio e il Decreto "Ristori", ai quali naturalmente voteremo a favore, come avevamo annunciato da tempo e come abbiamo sempre fatto quando erano in gioco gli interessi degli italiani".

"Il centrodestra è pronto a guidare il Paese, abbiamo la squadra alternativa e le idee. La caccia ai senatori da parte di Conte è uno spettacolo deprimente", ha detto Matteo Salvini all'uscita dal vertice di Milano, facendo anche una battuta sul numero uno di Forza Italia "Berlusconi era collegato da remoto. L'ho trovato bene. Ha partecipato e contribuito e mi è sembrato assolutamente tonico e in forma, nonostante il pareggio del Monza".

La coalizione ha dimostradi di avere le idee molto chiare e di guardare avanti verso lo stesso obiettivo, senza distrazioni, per il bene del Paese: "Annunciamo fin da oggi il voto del centrodestra a favore del decreto Ristori e allo scostamento di bilancio, perché quelli sono soldi per famiglie e imprese".

Le parole di Matteo Salvini sono l'espressione della reponabilità del centrodestra, che non voterà la fiducia a Giuseppe Conte. "Le mie due alternative sono o le elezioni o un governo serio a guida centrodestra. La via maestra in democrazia quando cade l'ennesimo governo sono le elezioni. Se uno mi chiedesse se il centrodestra è pronto a prendere per mano questo paese, se ha le idee, i progetti, le riforme da fare, la risposta è sì. Se ci chiamassero a dimostrarlo, noi domani saremmo pronti", ha proseguito il leader della Lega.

La spasmodica ricerca dei voti per tenere in piedi il Conte bis indigna Salvini, sempre più convinto della necessità di cambiare aria: "Noi non stiamo cercando nessuno e non abbiamo niente da promettere a nessuno. Mi metto nei panni di qualcuno che è stato eletto nel nome del cambiamento e della trasparenza e che poi si vede dipendere da Mastella da Tabacci e dalla vecchia politica. Noi, a differenza di Conte, non stiamo cercando nessuno".

E a tal proposito, all'uscita del vertice Matteo Salvini è stato chiaro: "Se dovesse nascere un governo di centrodestra, non nascerà distribuendo poltrone o facendo promesse ma nascerà su un progetto".

Nonostante le promesse e la ricerca dei voti accrocchiati qui e là, pare che Giuseppe Conte non riuscirà ad andare oltre i 156 voti sui 161 che sarebbero l'obiettivo minimo.

Ho partecipato in videoconferenza al vertice del centrodestra. La nostra coalizione è unita e compatta mentre la...

Pubblicato da Silvio Berlusconi su Sabato 16 gennaio 2021
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