Il centrodestra va al test sotto le Dolomiti. Affluenza in lieve calo

A Bolzano e Trento la sfida con il centrosinistra e la variabile Svp. A fine mese le comunali a Genova

Il centrodestra va al test sotto le Dolomiti. Affluenza in lieve calo
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Affluenza leggermente in calo nelle città di Trento e Bolzano e negli altri 260 comuni chiamati al voto nel mini election day del Trentino Aldo Adige. Un test utile a sondare gli orientamenti elettorali in vista del doppio e più corposo appuntamento delle comunali del 25 maggio e del referendum sul Jobs act dell'8 e 9 giugno. Alle ore 19 in Trentino l'affluenza alle urne è del 36,19%, con 151.948 votanti che si sono espressi sui 431.905 aventi diritto. Il dato è in linea con quello delle precedenti elezioni , in cui si era votato su due giorni e con il rilevamento effettuato alle 19, quando la percentuale di votanti fu pari al 35,98%. In Alto Adige l'affluenza alle 17 è invece al 41,5% con 160.440 elettori che hanno votato su 389.116 aventi diritto (il 49,9% alle precedenti amministrative). Non riesce l'impresa al centrodestra nella città di Trento. Dove pesano le divisioni e lo strascico di polemiche che hanno accompagnato la presentazione delle liste. Ai nastri di partenza questi erano gli schieramenti. A Bolzano la coalizione di centrodestra si presentava compatta schierando Claudio Corrarati, imprenditore, già presidente del Cna. Contro lo sfidante di centrosinistra Juri Andriollo, avvocato e attuale assessore alle Politiche sociali del Partito Democratico. L'incognita è legata all'orientamento dell'elettorato di Bolzano con un governo nazionale di centrodestra e un governo provinciale dove il centrodestra è partner di giunta della Svp. A Trento il sindaco uscente di centrosinistra Franco Ianeselli, sostenuto da Pd, Psi, Alleanza Verdi Sinistra e una serie di liste civiche, cercava la possibile riconferma già al primo turno approfittando della divisione nel centrodestra. E proprio sulle divisioni nel centrodestra nelle ultime ore montano forti malumori proprio nel partito di Giorgia Meloni. Ilaria Goio, la candidata ufficiale del centrodestra era appoggiata solo da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, mentre le civiche di centrodestra, a differenza di quanto avviene nel governo della Provincia autonoma, hanno puntato sul giovane Andrea Demarchi del Patt (Partito autonomista trentino tirolese) sostenuto da altre due civiche di area. In corsa al primo turno c'erano sono anche la grillina Giulia Bortolotti appoggiata da Rifondazione comunista e Onda, Simonetta Gabrielli di Democrazia Sovrana e Popolare e Claudio Geat con la sua lista civica. In Alto Adige lo storico partito di raccolta della popolazione in lingua tedesca, anche se nell'ultimo decennio non più con i numeri del passato, la Suedtiroler Volkspartei, era presente in 108 Comuni su 111, praticamente in tutti. E si conferma l'ago della bilancia. Una tornata elettorale che fa entrare in clima partita le squadre.

A fine maggio, 25 e 26, si apriranno le urne per le comunali nei grandi centri. La sfida più attesa è Genova dove il campo largo punta su Silvia Salis mentre il centrodestra su Pietro Piciocchi. Riflettori puntati anche su altre città tra cui Matera, Ravenna e Taranto.

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