Cessate il fuoco "incondizionato" tra la Thailandia e la Cambogia

I due Paesi sono entrati in guerra a causa del riaccendersi della contesa sul tempio di Preah Vihear, al confine tra i due Paesi

Cessate il fuoco "incondizionato" tra la Thailandia e la Cambogia
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La Thailandia e la Cambogia hanno concordato un cessate il fuoco "incondizionato". Lo ha annunciato Anwar Ibrahim, il leader della Malesia mediatrice tra i due Paesi, dopo l'incontro a Kuala Lumpur tra il primo ministro ad interim thailandese Phumtham Wechayachai e il primo ministro cambogiano Hun Manet. I due Paesi sono entrati in guerra a causa del riaccendersi della contesa sul tempio di Preah Vihear, al confine tra i due Paesi, conteso per decenni e la cui sovranità è stata assegnata dal 1962 alla Cambogia da una sentenza della Corte internazionale di giustizia dell'Aja, riesplosa a maggio dopo che uno scontro armato ha provocato la morte di un militare cambogiano.

Pochi giorni di scontri, manovre al confine, evacuazioni, minacce, conclusi ieri sera grazie alla mediazione malese, anche se il presidente statunitense non ha perso l'occasione di accampare suoi meriti personali. "Ho appena parlato con il primo ministro ad interim della Thailandia e il primo ministro della Cambogia. Sono lieto di annunciare che entrambi i Paesi hanno raggiunto un cessate il fuoco e la pace. Congratulazioni a tutti!", ha scritto su Truth il tycoon, secondo cui l'accordo è stato fatto dopo "il suo coinvolgimento". "Porre fine a questa guerra ci ha permesso di salvare migliaia di vite". Poi Trump ha allargato il campo, definendosi entusiasticamente "il presidente della pace!". "Se non ci fossi, in questo momento ci sarebbero sei grandi guerre in corso nel mondo. L'India starebbe combattendo contro il Pakistan".

Plaude all'accordo anche l'Unione europea. "L'accordo - ha sottolineato su X la responsabile della diplomazia europea Kaja Kallas - sul cessate il fuoco tra Cambogia e Thailandia rappresenta un importante passo avanti dopo giorni di scontri mortali.

È fondamentale che entrambi i Paesi lo attuino in buona fede". L'Alta rappresentante ha quindi ringraziato "la Malesia, in qualità di presidente dell'Asean (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico), per aver contribuito a facilitare il processo negoziale".

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