"Ci hanno fatti scendere sentivamo le sue urla. Si è gettata dal balcone"

L'orrore nelle parole dei condomini. "Lui ha rischiato di ucciderci tutti"

"Ci hanno fatti scendere sentivamo le sue urla. Si è gettata dal balcone"
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«Stavo per raggiungere mio marito che era andato a letto poco prima, quando ho sentito una donna che urlava. Era passata mezzanotte e mezza da poco, avevo già le tapparelle abbassate, le ho tirate su, ho visto le fiamme altissime nello stabile di fronte, ho chiamato mio marito e siamo scesi in strada così com'eravamo, lui aveva addosso solo il pigiama... Sì, ho avuto paura che il fuoco arrivasse fino a casa nostra». Gabriella Pistori, 72 anni, non ha la forza di andare avanti, di pensare a cosa avrebbe potuto capitare. La vittima dell'incendio, quella Sueli Leal Barbosa morta per le lesioni rimediate dopo essersi buttata nel vuoto dal suo appartamento al quarto piano di viale Abruzzi 64 nel tentativo di scampare alle fiamme, la conosceva di vista, l'aveva notata insieme al suo bambino. «Una donna pacata, salutava tutti, sorrideva sempre» ricorda.

«Io abito qui, nel condominio dirimpetto - continua - Dopo la nottata passata in piedi, tra le sirene delle ambulanze e quelle delle autopompe dei vigili del fuoco, la gente in strada, stamattina ho raggiunto il mio posto di lavoro, ma ero troppo agitata e nel pomeriggio sono tornata a casa... Ho visto il cortile del palazzo dove c'è stato l'incendio, ho notato le masserizie, la desolazione. Se è vero che è una questione privata, che quell'uomo ha chiuso in casa la compagna dopo aver appiccato il fuoco all'interno, intrappolandola, merita di fare una brutta fine: oltre a obbligare lei a lanciarsi nel vuoto nel tentativo di salvarsi la vita, ha rischiato di ammazzare tutti» conclude.

La vedova Marija Caric Poli, 78 anni, abita al secondo piano dello stabile andato a fuoco. «Quando hanno bussato alla mia porta per dirmi di uscire, Sueli era ancora viva poverina. Chiedeva aiuto a gran voce dal quarto piano, mentre tutti noi correvamo in strada. Siamo rimasti lì in una cinquantina di persone fino dopo le 4 del mattino.

A un certo punto è arrivato un vicino che ha detto che Sueli si era buttata nel cortile interno. È gravissima, non ce la fa ha detto l'uomo asciugandosi le lacrime. Poi ha aggiunto: Mentre si lanciava nel vuoto, ho distolto lo sguardo per non guardare».

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