Cronache

Le città più "foodies" d'Europa? Tanta Italia ma vince sempre Parigi

Frugando tra la varie liste online si scopre che le mete «golose» non sono uguali per tutti

Le città più "foodies" d'Europa? Tanta Italia ma vince sempre Parigi

Ma quali sono le città europee più foody? E come sono messe le città italiane, esponenti di una cucina tra le più amate del mondo?

La curiosità ci è venuta quando ci è capitata tra le mani una ricerca commissionata da Wren Kitchens, un'azienda che produce cucine, e che ha deciso di dare un senso «scientifico» alla domanda utilizzando una serie di indicatori: il prezzo dei ristoranti, quello di un calice di vino e di un bicchiere di birra, l'indice di popolarità della cucina nazionale e il numero di ristoranti stellati della Michelin. La classifica vede il dominio delle città francesi, favorite certamente dal peso dato alla «guida rossa» che da sempre favorisce i ristoranti della madre patria. Al primo posto c'è Lille, seguono Lione, Tolosa, Montpellier e Parigi. Prima città non francese è Napoli, che mette il turbo grazie al moltiplicatore garantito dal fatto che la cucina italiana è considerata la migliore del Vecchio continente. Chiudono la graduatoria quattro città tedesche: Aquisgrana, Lipsia, Berlino e Dresda.

La classifica strampalata e parascientifica ci ha fatto venir voglia di capire quali siano considerate le capitali della gastronomia europea. E per questo siamo andati a frugare nel web.

Abbiamo scoperto ad esempio che la guida Eating Europe quattro anni fa ha messo in fila le quindici città più «golose» d'Europa, che vede al primo posto San Sebastian, capoluogo dei Paesi Baschi, in Spagna, che ha la più alta concentrazione di alta cucina forse al mondo, tutti in fila dietro al guru Martin Berasategui. Seconda Londra e terza la prima italiana, Firenze, premiata per la bistecca altra tre dita e per il lampredotto. Poi in fila le altre dodici, con tanta Italia: Berlino, Modena, Amsterdam, Lione, Roma, Parigi, Copenaghen, Venezia, Praga, Napoli, Girona e Palermo.

Venti le mete gourmet segnalate da europeanbestdestination.com, tra cui le italiane Milano, Venezia, Firenze e Bologna. E poi le Azzorre, Porto e Lisbona in Portogallo, Bruxelles e Bruges in Belgio, Parigi, Bordeaux e la Dordogna in Francia, Istanbul in Turchia, Monaco in Germania, Amsterdam nei Paesi Bassi, Santorini in Grecia, Londra nel Regno Unito, Samobor e l'Istria in Croazia, Madrid in Spagna.

Ventitré invece le città indicate da Telegraph Travel per mangiare fuori. La lista? Copenaghen, Parigi, Barcellona, Londra, Roma, Lisbona, Edimburgo, Venezia, Budapest, Reykjavik, Berlino, Firenze, Amsterdam, Dubrovnik, Madrid, Vienna, Bruges, Porto, Siviglia, Bordeaux, Atene, Praga, Dublino.

Un paio di anni fa la rivista Esquire elencò invece le sette città più sottovalutate d'Europa da un punto di vista gastronomico, ovvero San Sebastian (di nuovo), Bordeaux, Aarhus (in Danimarca), Bologna, Praga, Budapest ed Edimburgo.

Più bizzarre le scelte di hungryoungwoman.com, che pochi mesi fa si prese la briga di mettere in fila le 19 migliori «food cities»: in testa Danzica in Polonia, poi Budapest, Sunderland, Bologna, Lille, Roma, Malaga, Barcellona, Parigi, Anversa, Amsterdam, Nizza, le Cinque Terre (che una città non sono ma va bene), Bruxelles, Girona, Galway in Irlanda, Vienna, Lisbona e la Slavonia in Croazia.

Infine le dieci scelte di The Travel Espert (San Sebastian, Barcellona, Bologna, Firenze, Dubrovnik, Copenaghen, Bordeaux, Parigi, Porto e Londra) e le otto davvero inconsuete dell'Independent (Marsiglia, Provenza, Ibiza, Valletta, Courmayeur, Kiev, Atene e Alta Badia).

Tirando le somme, la città più citata è Parigi (sei volte), seguita da Londra, Firenze, Amsterdam, Bologna e Bordeaux con quattro e da Berlino, Roma, Copenaghen, Vienna, Praga, Porto, Lisbona, Barcellona, Budapest e San Sebastian con tre. E Milano? Solo una segnalazione.

Per la capitale europea del cibo prego ripassare.

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