Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, sindaco di Piombino: "È una provocazione"

Il primo cittadino della città toscana è contrario alla richiesta avanzata da Rifondazione comunista in consiglio comunale. E ha sottolineato che il suo "è un no alla strumentalizzazione della vita e del percorso della senatrice per meri fini politici” e non alla proposta di conferirle la cittadinanza onoraria

Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, sindaco di Piombino: "È una provocazione"

Ha detto che è “una richiesta provocatoria” quella avanzata da Rifondazione comunista per dare la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, una delle ultime testimoni degli orrori di Auschwitz. Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ha manifestato la sua contrarietà durante la cerimonia di inaugurazione della sede del suo partito, Fratelli d’Italia. Poi però ha fatto una precisazione su Facebook, sottolineando che il suo “è un no alla strumentalizzazione della vita e del percorso della Segre per meri fini politici”.

Alcuni giorni fa, Rifondazione comunista aveva presentato una mozione in consiglio comunale proprio per conferire il riconoscimento alla senatrice. Come riporta Il Tirreno, Ferrari ha ricordato che la cittadinanza onoraria si concede alle persone che hanno contribuito per aver dato un ritorno alla città. Le dichiarazioni del primo cittadino hanno scatenato le polemiche delle opposizioni e della sinistra.

Anna Tempestini, capogruppo di Anna per Piombino e candidata del Pd alle ultime amministrative, ha ricordato a Ferrari che la città di Piombino ha dato prova di democrazia con i suoi amministratori e con le lotte operaie a difesa del lavoro. E ha evidenziato che “è grazie a persone come Liliana Segre che abbiamo vissuto e viviamo ancora in uno Stato democratico”. Gli ha fatto eco Fabrizio Callaioli, capogruppo del Prc, il quale si è chiesto “cosa toglierebbe a questa città il dedicare 10 minuti al riconoscimento dei valori umanitari e solidaristici rappresentati dalla figura di Liliana Segre? Forse vuol dire che è meglio diffondere odio e sostenerne la validità?”. Per Possibile, partito che sostiene la proposta del Prc, "solo chi non condivide i valori che la Segre ha portato avanti per tutta la sua vita può avere difficoltà a individuare quale ritorno possa esserci per la cittadinanza tutta, nell’avere un esempio così".

Poi in un post su Facebook lo stesso sindaco ha detto che inviterà la senatrice Segre a celebrare la Giornata della memoria che ricorre il 27 gennaio. Ferrari ha precisato che sulla vicenda deciderà il consiglio comunale e che i consiglieri di maggioranza hanno il diritto di esprimersi liberamente sulla questione.

Credo che la senatrice Segre, alla luce di quello che ha subito e del coraggio e la forza dimostrati in questi anni passati a testimoniare l'orrore dell'Olocausto - ha concluso il primo cittadino - meriti molto di più di una cittadinanza onoraria”.

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