Politica

Clooney, nozze con beffa: "Ha già sposato Amal"

Ieri sera a sorpresa il "sì" davanti a 200 amici. Domani la registrazione ufficiale

Clooney, nozze con beffa: "Ha già sposato Amal"

Hanno trasformato Venezia in una sorta di Truman Show pacchiano-gossipparo: si è parlato della serenata (stonata), della cena di addio al celibato, dei preparativi trionfali; eravamo tutti lì con il fiato sospeso, in trepidante attesa di domani, il grande giorno, quello delle nozze del secolo, del matrimonio dei vip che più vip non si può. E invece hanno beffato tutti. A sorpresa, George Clooney e Amal Alamuddin si sono già detti il fatidico «sì», proprio in Italia, proprio ieri.

Mentre ancora sui siti web di tutto il mondo impazzavano le loro foto da sposi promessi, il divo di Hollywood e l'avvocatessa più invidiata del pianeta erano già sposi novelli, in virtù di una «cerimonia in forma privata», celebrata in gran segreto a Palazzo Papadopoli, lontano da tutto quell'ambaradàn di paparazzi che da giorni ha invaso Venezia neanche ci fosse il Festival del Cinema. A riferirlo è stato proprio ieri in serata l'agente della star americana, Stan Rosenfeld.

Certo, lo scambio di promesse davanti a 200 amici non ha valore legale in Italia e quella di domani sarà comunque la registrazione ufficiale, ma dispiace lo stesso essersi persi il momento fatidico. Soprattutto dopo che i due avevano messo in piedi tutto questo romanzo di appendice, anzi, di appendicite, considerate le lancinanti «fitte» al buon gusto prodotte dai preparativi. Erano riusciti a dare all'odiosissima parola glamour l'accezione che più merita: cioè quella di sinonimo di festival del provincialismo. Come accade nel mondo della moda, dove il termine glamour viene inserito 5-6 volte in ogni frase. Non a caso, ieri sera la coppia sarebbe stata unita in matrimonio da Walter Veltroni, non esattamente il più chic degli officianti...

Quindi mettiamoci il cuore in pace, questo «attesissimo» sposalizio da red carpet lagunare si è già consumato e a noi non resta che assistere alla passerella e al book fotografico di domani. A meno che alla «privatissima cerimonia» non ci fossero già quelli di Vogue , la rivista che si era aggiudicata l'esclusiva delle nozze.

In tal caso, nemmeno il book: non ci resterebbero che applausi senza emozioni.

Commenti