Secondo la Coldiretti, lo stop deciso dal governo al cibo sintetico «salva» ben 580 miliardi. «ll Made in Italy a tavola messo a rischio dalla diffusione del cibo sintetico - ha fatto sapere Coldiretti - vale quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio e 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica». Insomma, esiste un sostegno conclamato alle disposizioni adottate dal ministro della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. E alla fiera Cibus di Parma, gli stessi agricoltori hanno voluto manifestare contro il cibo sintetico. Anche il premier Giorgia Meloni aveva fatto presente come l'esecutivo avesse deciso di ascoltare le argomentazioni degli agricoltori. Il senatore dell'Udc Antonio De Poli ha rimarcato quanto predisposto due giorni fa dal cdm: «Noi del centrodestra ci schieriamo dalla parte dei cittadini, perché vogliamo tutelare la salute delle persone, e dalla parte del made in Italy (l'agroalimentare italiano messo a rischio dalla diffusione del cibo sintetico vale 580 mld, ¼ del Pil nazionale, 740.000 aziende agricole e 70.000 industrie alimentari)».
Un'opinione positiva è arrivata anche da Martina Donini, presidente di Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori. «Questo provvedimento, oltre a tutelare la salute pubblica, difende la cultura e la tradizione enogastronomica italiana, a cui è legata parte della nostra identità», ha fatto sapere la Donini.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.