È vero che il blu, anzi il bleu va su tutto. Ma non tutti i bleu sono uguali. Prendete quello della bandiera francese, che occupa il terzo verticale più vicino all'asta. Il presidente Emmanuel Macron ha reintrodotto nel drappo il blu navy, più scuro del blu cobalto (codice Pantone P 102-8 C) che Valéry Giscard d'Estaing nel 1976 aveva introdotto convinto che si abbinasse meglio alla bandiera dell'Ue. Macron ha deciso di tornare alla tinta usata dal 1794 al 1976 perché «quella con il cobalto non era la vera bandiera francese», avrebbe detto Macron, in ciò suggestionato dallo scenografo ufficiale dell'Eliseo, Arnaud Jolens.
Gli storici sono felici, i francesi perplessi. E anche distratti. Nessuno infatti nell'Esagono si era accorto della modifica che Macron ha introdotto di soppiatto nel luglio 2020. Nessuna comunicazione ufficiale, come si trattasse di un segreto di Stato. A rivelare la novità alla fine è stata la radio Europe 1. Costo dell'operazione: appena 5mila euro. Forse pochini per sostituire le migliaia di bandiere che sventolano dalle decine di migliaia di comuni, prefetture e tribunali.
Le bandiere sono spesso uno strumento di potere. Piccole modifiche possono avere un grande significato politico. Quando la Jugoslavia implose negli anni Novanta, le repubbliche in cui fu spacchettata si sbizzarrirono: Serbia, Croazia e Slovenia adottarono vessilli storici con qualche modifica, mentre Macedonia del Nord, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo le costruirono a tavolino senza risparmiare effetti grafici. La Grecia cambiò la sua bandiera nel 1978, adottando le nove strisce bianche e blu e lasciando nell'angolo in alto a sinistra la croce bianca in campo blu che era stata l'intero vessillo dal 1822 al 1969 e dal 1975 al 1978. In Africa e Asia le bandiere cambiano con una certa disinvoltura in funzione dei regimi che si avvicendano.
E la storia della bandiera dell'Afganistan è tormentata almeno quanto quella del suo popolo: da qualche mese le tre strisce verticali nero, rosso e verde sono state sostituite dall'inquietante shahada dell'Emirato islamico. E non c'è bisogno di uno scenografo per capire che non è un bel cambiamento.
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