Centoventidue. Lo scriviamo per esteso perché un numero così basso alla voce nuovi contagi non si verificava dal 26 febbraio, quando tutto ancora doveva accadere: quel giorno furono 78, ma il giorno dopo erano già 250 e dieci giorno dopo 1.247. E quindi è vicino il giorno in cui i contagi andranno in doppia cifra e la paura sarà davvero una cosa lontana.
Il dato fa sorridere anche grazie al fatto che ieri sono stato contabilizzato un numero di tamponi superiore a quello dei giorni precedenti, 41.135, quindi la percentuale di casi per test effettuati è la più bassa di sempre, pari allo 0,24 per cento. Bassa anche quella della Lombardia, che scende per la prima volta sotto l'1: i 62 casi nella regione a fronte di 6.986 tamponi portano il dato allo 0,89 per cento. Finora in tutto il territorio nazionale sono stati effettuati 5.053.827 tamponi su 3.081.127 soggetti differenti. In pratica è stata testata la positività di un italiano su venti.
In Lombardia la provincia più colpita è quella di Milano con 26 nuovi casi (15 dei quali nel capoluogo), mentre Bergamo e Brescia si fermano a sei l'una. Nel resto dell'Italia solo Emilia-Romagna (17) e Campania (10) sono in doppia cifra mentre dieci regioni fanno registrare dati inferiori a 10 e altre otto regioni sono a zero (Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, provincia di Bolzano, Umbria, Sardegna, Valle d'Aosta, Molise e Basilicata. Il totale «storico» dei contagiati è di 238.833 (Lombardia prima con 93.173 casi) mentre il numero totale di attualmente positivi è di 19.573, con una decrescita di 1.064 assistiti rispetto a lunedì. Di essi 12.903 sono in Lombardia, 1.870 in Piemonte, 1.089 in Emilia-Romagna. Tra gli attualmente positivi, 115 sono in cura presso le terapie intensive, con un decremento di 12 pazienti rispetto a ieri, 1.853 persone sono ricoverate con sintomi (-185) e 17.605 sono in isolamento domestico fiduciario.
I nuovi
morti sono 18 e portano il totale a 34.675. Sei sono stati contati in Lombardia e quattro in Piemonte. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 184.585, con un incremento di 1.159 persone rispetto a lunedì.
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