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Conte annuncia un altro Dpcm: "L'Italia non può restare chiusa"

Non sono finiti i decreti del governo dell'epoca Covid. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che presto ne arriverà un altro

Conte annuncia un altro Dpcm: "L'Italia non può restare chiusa"

Non sono finiti i decreti del governo dell'epoca Covid. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che presto ne arriverà un altro. «Stiamo predisponendo un Dpcm su alcuni interventi in scadenza, ma nulla che cambi il quadro attuale. Vedo grande responsabilità da parte dei cittadini. Dobbiamo continuare così nella consapevolezza che non si può chiudere l'Italia», ha detto il premier parlando con i cronisti fuori Palazzo Chigi. Il nuovo Dpcm, che dovrebbe essere firmato dal premier entro venerdì, recepirà le linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni che saranno allegate al decreto. L'ultimo passaggio spetterà ai poi ai singoli governatori, che attraverso le loro ordinanze stabiliranno quali attività aprire nel rispetto delle norme di sicurezza.

Dell'imminente provvedimento ha parlato anche il ministro della Salute Roberto Speranza, nel suo intervento al Senato sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento della diffusione del virus: «Con il prossimo Dcpm, a cui lavoreremo immediatamente dopo questo passaggio parlamentare, dovremmo decidere eventuali ed ulteriori misure di allentamento, su cui ascolterò con attenzione le valutazioni del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati». Uno dei nodi più rilevanti che dovranno essere affrontati dal governo riguarda gli spostamenti internazionali da e verso i paesi extra Shengen. «La mia opinione - ha sottolineato Speranza - è che il quadro epidemiologico mondiale non offra ancora sufficienti garanzie per un'apertura senza regole prudenziali già dal 15 giugno. I dati che arrivano da molte aree del mondo, in particolare dalle Americhe e dall'Oriente, segnalano una crescita preoccupante del contagio che non possiamo permetterci di sottovalutare. In Europa le cose vanno meglio. Ma il quadro globale è ancora molto complesso».

Resta aperta la tematica delle competizioni sportive agonistiche.

Il 20 e il 21 giugno riprende il campionato di serie A a porte chiuse e Speranza ha annunciato che il governo è orientato ad autorizzare le semifinali e la finale di Coppa Italia che si disputeranno rispettivamente il 12, il 13 ed il 17 giugno.

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