"Non create divisioni". Giuseppe Conte ha cercato subito di zittire le polemiche su presunte divergenze con Enrico Letta sulla crisi Ucraina.
"Non è che ho deciso di non andare, è stata un'iniziativa di Enrico Letta andare a manifestare sotto ambasciata russa. Oggi io ho deciso di venire qui, perché non vi chiedete come mai non c'è Letta?", ha detto ai cronisti il leader del M5S, al temine dell'incontro con l'ambasciatore ucraino rispondendo ai cronisto che gli chiedevano perché ieri non avesse partecipato alla manifestazione indetta dal Pd davanti all'ambasciata russa. Stupisce, infatti, che la prima iniziativa pubblica di Conte sia stata quella di esprimere solidarietà al popolo di Kiev, proprio come ha fatto ieri Matteo Salvini. Il M5S, soprattutto quello della prima ora, era tendenzialmente filo-russo, ma gli alleati democratici non hanno fatto divampare le polemiche come con il leader della Lega, sebbene la prima dichiarazione di ieri di Conte non fosse molto diversa da quella di Salvini. Ma non solo. Tra i pentastellati, infatti, ieri prevaleva l'imbarazzo.
In ogni caso, appare evidente che i leader giallorossi viaggiano su due binari paralleli. Anche Letta ha visto l'ambasciatore ucraino e ha postato su Twitter una foto, a testimonianza dell'avvenuto incontro. "Con l'ambasciatore dell'Ucraina in Italia. Per confermargli che vogliamo che l'Italia sostenga la resistenza Ucraina attraverso aiuto militare concreto e vogliamo colpire l'invasore russo con le sanzioni più pesanti possibile", ha cinguettato Letta, reduce della manifestazione per la pace di ieri. Un'altra evidente contraddizione è proprio questa. Il leader del principale partito di centrosinistra, che storicamente dovrebbe essere vicino al movimento pacifista, il giorno dopo aver invitato tutti a manifestare in sostegno al popolo ucraino e per dire stop alle armi e stop alla guerra, dichiara in Parlamento e via social che l'Italia deve intervenire militarmente in Ucraina.
"Le sanzioni devono essere le più dure possibile per mettere in ginocchio la Russia e devono trovare a livello europeo, con la sospensione del patto di stabilità, la possibilità di far sì che non colpiscano l'economia italiana ed europa. L'unità dell'Europa ed euro-atlantica è fondamentale", ha detto Letta, intervenendo dopo l'informativa alla Camera del premier Mario Draghi sul conflitto tra Russia e Ucraina. E ha aggiunto: "Poi, noi vi chiediamo di riflettere se non è il caso di dare un aiuto più concreto agli ucraini a difendersi dall'invasione russa. Non bastano le parole".
Insomma Letta ha, pacificamente, invitato l'Italia a entrare in guerra perché, come va ripetendo da ore, non basta limitare i danni ma "Putin deve perdere la guerra". Chissà se le sue parole trovanno sponda tra i Cinquestelle...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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