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Conti pubblici, la Ue all'Italia: "Si attenga ai target di bilancio"

Dombrovskis al Tg5: "L'Italia si attenga ai target di bilancio, riduzione di deficit e debito". Il Mef: "Correzione dei conti già prevista dal governo"

Conti pubblici, la Ue all'Italia: "Si attenga ai target di bilancio"

Si riapre lo scontro sui conti pubblici italiani. La Commissione europea ritiene "fondamentale" che l'Italia si attenga "ai target fiscali, di riduzione del deficit e del debito". Un avvertimento che arriva proprio mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è alle prese con la formazione del nuovo governo e il premier (uscente) Paolo Gentiloni ha deciso di rivare di una ventina di giorni la pubblicazione del Def. E, mentre fonti del ministero dell'economia mettono subito in chiaro che la correzione del conti è "la stessa prevista dal governo", Matteo Salvini non si fa problemi a far presente all'Unione europea che se saranno chiesti "ancora sacrifici, la risposta sarà no".

In una intervista al Tg5 il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha spiegato che per l'Italia è "importantissimo" rispattare "i target fiscali di riduzione del deficit e del debito". "Ci aspettiamo che il Paese migliori strutturalmente il suo budget dello 0,3% del pil - ha continuato - le valutazioni verranno fatte all'inizio del prossimo semestre, il governo attualmente in carica per la gestione corrente presenterà un Def fondato su uno scenario politico immutato, mentre il nuovo esecutivo potrà preparare un nuovo approccio". Nel giro di breve, però, dagli uffici di via XX Settembre si sono affrettati a far presente che la correzione dei conti pubblici italiani dello 0,3% per il 2018, ricordata da Dombrovskis, è la stessa annunciata dal ministro Pier Carlo Padoan alla Commissione con una lettera lo scorso 30 maggio 2017 e che il governo ha programmato con la legge di bilancio 2018, come si evince dalla Nota di aggiornamento al Def dello scorso settembre.

Nel botta e risposta tra Bruxelles e Roma si è inserito anche Matteo Salvini. "Se l'Unione europea chiederà ancora sacrifici, precarietà e tagli - ha messo in chiaro il leader del Carroccio - la risposta del governo Salvini sarà 'no, grazie'.

Prima il benessere degli italiani - ha, poi, concluso - poi le regole europee".

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