La Corte suprema Usa: "Nozze omosex in tutti gli Stati"

Il verdetto spacca i giudici, cinque favorevoli e quattro contrari: "Non si possono più vietare questi riti"

Carmelita Cabello e Jaque Roberts, una coppia da 31 anni
Carmelita Cabello e Jaque Roberts, una coppia da 31 anni

New York - I matrimoni gay sono legali in tutti gli Stati Uniti. A deciderlo, con una sentenza storica che arriva dopo decenni di lotta da parte degli attivisti per i diritti degli omosessuali, è la Corte Suprema con 5 giudici favorevoli e 4 contrari. Le coppie dello stesso sesso potevano sino ad ora sposarsi in 36 stati americani e nel District of Columbia, ma gli altri continuavano a vietarli, soprattutto al Sud e nel Midwest. La decisione rappresenta una grande vittoria per il presidente americano Barack Obama, che della lotta per i diritti degli omosessuali ha fatto uno dei pilastri del suo secondo mandato. «Oggi è un grande passo avanti nel nostro cammino verso l'uguaglianza. Gay e lesbiche hanno ora il diritto di sposarsi, proprio come chiunque altro», è stato il primo commento via Twitter di Obama, che ha scelto di pubblicare il messaggino con l' hashtag #LoveWins , l'amore vince. «Siamo tutti stati creati uguali, questa decisione è una vittoria per l'America», ha poi chiosato il Commander in Chief Usa parlando dal Rose Garden della Casa Bianca, e sottolineando che «la sentenza è arrivata dopo decenni in cui milioni di persone coraggiose si sono battute per i diritti di gay e lesbiche». Poco prima del suo discorso agli americani il presidente ha telefonato a Jim Obergefell, colui che ha fatto ricorso nel caso nel caso Obergefell contro Hodges, congratulandosi per la sua leadership e il suo coraggio. E mentre a Washington i festeggiamenti davanti alla Corte Suprema sono continuati per tutto il giorno l'ex first lady Hillary Clinton, candidata democratica alla Casa Bianca, si è detta «orgogliosa di celebrare una vittoria storica per l'uguaglianza».

Decisamente più tiepida la reazione del suo rivale repubblicano, l'ex governatore della Florida Jeb Bush: «In un Paese vario come il nostro le brave persone che hanno punti di vista opposti dovrebbero essere in grado di vivere fianco a fianco». Il voto decisivo è stato quello del giudice Anthony Kennedy, un conservatore nominato dai repubblicani, che ha scelto tuttavia di unirsi all'ala liberal della Corte. «Nessun sindacato è più profondo del matrimonio, perché incarna i più alti ideali di amore, fedeltà, devozione, sacrificio, e famiglia», ha scritto Kennedy spiegando la sua decisione.

«Gli omosessuali chiedono pari dignità agli occhi della legge, e la Costituzione conferisce loro questo diritto», ha precisato, sottolineando che non era più possibile «condannarli a vivere in solitudine, negando loro l'accesso ad una delle istituzioni più antiche della nostra civiltà».

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