Le opposizioni si spaccano sul caso Cospito-Delmastro-Donzelli. Il Terzo Polo è orientato a non sottoscrivere la mozione di censura del M5s contro il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Le opposizioni vogliono la testa del fedelissimo del premier Giorgia Meloni. L'accusa è di aver rivelato al collega di partito Giovanni Donzelli, vicepresidente del Copasir, alcuni passaggi di un'informativa in mano al Dap riguardo i colloqui in carcere dell'anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame contro l'applicazione del 41 bis, e alcuni boss di mafia e camorra.
Fonti di Italia Viva confermano al Giornale: «Sicuramente sulla mozione del M5s non ci sarà la nostra firma, su una possibile nostra autonoma mozione decideremo nelle prossime ore». Carlo Calenda anticipa la mossa: «Vogliamo fare una mozione di censura a Delmastro e Donzelli? Facciamola. Poi chiudiamo questa storia e iniziamo a parlare di sanità economia e istruzione perché sono i grandi temi di questo Paese» Non è escluso, dunque, il voto del Terzo Polo a favore alla censura contro Delmastro e Donzelli qualora la mozione approdasse all'esame dell'Aula. Ettore Rosato tende a smorzare i toni ed allentare lo scontro tra le forze politiche: «Ritengo sia stato assolutamente sbagliato aprire il dibattito sulla vicenda Cospito con toni così forti e violenti, trasformandolo in un tema divisivo».
Intanto approda in Parlamento un'altra mozione: «Ho presentato con tutto il gruppo, in senso pacificatore, una mozione con l'invito al governo a mantenere nell'attuale formulazione il 41 bis» - annuncia il capogruppo Fdi alla Camera Tommaso Foti, ospite del Caffe della domenica di Maria Latella.
Sul fronte giudiziario - «Cospito viene monitorato costantemente al carcere di Opera e qualora le condizioni di salute peggiorassero sarà trasferito nel reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo» - spiega il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Giovanna Di Rosa. Mentre la decisione su un'eventuale alimentazione forzata spetterà ai medici. Ed infine sono tre i denunciati per il corteo di Roma in sostegno dell'anarchico.
Il fronte della maggioranza, che ieri si è ritrovato all'Auditorium della Conciliazione di Roma per l'evento clou della campagna elettorale di Francesco Rocca, candidato alla presidenza della Regione Lazio, avverte qualche scossa. Forza Italia manda un messaggio al premier, che aveva chiesto a tutti i partiti di abbassare i toni: «Promuovere unità e non prestare in alcun modo il fianco a chi ci vuole dividere. Questo è stato l'atteggiamento che abbiamo tenuto sul caso di Alfredo Cospito. Forza Italia si è tenuta ben alla larga da ogni forma di polemica», avverte il leader Silvio Berlusconi in un'intervista a Zona Bianca. Ribadendo: «Lo Stato non può e non deve cedere ad alcun ricatto. Il 41 bis che è uno strumento applicato in autonomia dalla magistratura contro criminali pericolosi e pluriomicidi, deve restare così». Appello che sembra però caduto nel vuoto. Il Pd in piena resa dei conti per il congresso tiene alta la tensione.
«Io penso che la presidente Meloni sì è assunta la responsabilità di difendere l'indifendibile» - attacca Stefano Bonaccini. E mentre le opposizioni mettono nel bersaglio il governo, gli anarchici potrebbero colpire in occasione del Festival di Sanremo. L'allarme è già scattato. Festival blindato.
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