Coronavirus

"Ulteriori scelte...". Ecco cosa può cambiare per le Feste

Oggi in Cdm verrà prorogato lo stato di emergenza. Il ministro della Salute: "Ci saranno ulteriori scelte sull'emergenza che stiamo vivendo". I sindaci preparano le restrizioni

"Ulteriori scelte...". Ecco cosa può cambiare per le Feste

Sono indubbiamente ore non semplici e Roberto Speranza non lo ha nascosto. Sia da un punto di vista della pandemia, che in Italia continua a correre con aumento dei contagi e dei tassi di ospedalizzazione nonostante un'ottima soglia di vaccinati. Sia sul piano politico, con i partiti di maggioranza divisi sulla proroga dello stato di emergenza.

Il governo a breve dovrebbe ufficializzare la sua decisione: nel pomeriggio si terrà il Consiglio dei ministri che dovrebbe dare il via libera a un decreto legge contenente la proroga di tre mesi dello stato di emergenze e altre "misure connesse". In tal senso il ministro della Salute ha confermato che l'intenzione è di compiere importanti scelte a stretto giro.

L'annuncio di Speranza

Speranza ha fatto sapere che nel Cdm di oggi pomeriggio "ci saranno ulteriori scelte sull'emergenza che stiamo vivendo". Sì, perché l'emergenza non è ancora finita e la luce in fondo al tunnel - seppur speranzosa - non è ancora vicinissima. E dunque da queste parole si lascia intendere che la direzione del governo è quella di dare un segnale chiarissimo in ottica della gestione della pandemia.

Il ministro della Salute ha ricordato che "il Covid è ancora una sfida" attuale e da vincere. Purtroppo non è stata ancora messa al tappeto, come dimostrano i numeri del quadro epidemiologico "in crescita non solo in diversi Paesi d'Europa ma anche nelle nostre Regioni". Infatti - oltre Friuli Venezia Giulia, Bolzano e Calabria - sono diverse le città che rischiano di passare un Natale in zona gialla. Speranza inoltre ha sottolineato quanto siano ancora fondamentali le mascherine e i richiami del vaccino: "Le terze dosi sono ancora più importanti per fronteggiare la variante Omicron, lo stiamo vedendo dai dati che arrivano".

La mossa dei sindaci

I primi a essere preoccupati per la rapida risalita dei contagi sono i sindaci, che in sinergia con le prefetture lavorano per garantire festività di fine anno quanto più sicure possibili. In diverse città è stato già introdotto l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto, anche in zona bianca e pure per i vaccinati. Alcuni primi cittadini hanno preferito rinunciare ai mercatini di Natale, mentre altri hanno voluto salvaguardare le passeggiate nel pieno dell'atmosfera natalizia.

Altri hanno invece annullato le cerimonie e gli inviti di partecipazione per l'accensione delle luminarie. C'è anche chi ha predisposto sensi unici pedonali e dato facoltà alla polizia municipale di chiudere le arterie del centro a fronte di possibili situazioni di assembramento.

C'è inoltre da aspettarsi in molte città d'Italia un Capodanno senza concertoni in piazza.

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