Politica

Ecco il piano del Cav: "Subito lo choc fiscale"

In una intervista MF-Milano Finanza, Silvio Berlusconi ribadisce di essere favorevole al Mes e attacca alcuni settori della magistratura per uso giustizia per lotta politica

Ecco il piano del Cav: "Subito lo choc fiscale"

Il piano del governo per affrontare e superare la crisi economica provocata dall’emergenza coronavirus è "largamente insufficiente". A dirlo è Silvio Berlusconi che in un'intervista a MF-Milano Finanza che sarà pubblicata domani non ha solo criticato l’esecutivo per le politiche messe in campo in questa fase eccezionale ma ha anche indicato quale sia la strada per rilanciare l’Italia. "Solo uno shock fiscale come quello dato all'economia americana dall'amministrazione Trump potrebbe consentire alle imprese di tornare a fare utili e a creare lavoro in tempi brevi", ha affermato il leader di Forza Italia.

L’ex premier ha ricordato che "negli Usa, gli stati usciti dal lockdown in un solo mese hanno creato oltre tre milioni di nuovi posti di lavoro. Un record che su base mensile resisteva dal 1939". Pertanto, secondo Berlusconi, "questa è la strada da seguire, se vogliamo evitare che il danno diventi permanente e che si abbiano conseguenze sociali pesantissime, una volta esaurite le scarse misure assistenziali messe in campo dal Governo". Il leader azzurro ha, poi, ribadito di essere favorevole al Mes e ai soldi che, con questo strumento, arriverebbero al nostro Paese. "Dovrebbe essere la forza dei fatti, della logica, a convincere" il premier Conte dell'utilità del Mes, ha specificato Berlusconi. Quest’ultimo, per rimarcare la sua posizione, ha spiegato: "Qualcuno pensa davvero che la nostra sanità, soprattutto al sud, potrebbe fare a meno dell'aiuto del Mes per aprire e riqualificare strutture sanitarie o per investire nella ricerca e nella formazione del personale? Possiamo negare a sistemi sanitari fragili come quello della Campania 2.725 milioni o a quello della Puglia 2.450 milioni? È questo il prezzo della rinuncia al Mes”.

Ma non è tutto. Perché secondo l’ex premier "con il Mes risparmieremmo in interessi passivi ogni anno nove volte quello che otterremmo con il taglio dei parlamentari. L'Italia è di gran lunga il Paese europeo per il quale il Mes è più conveniente”. In considerazione di tutto ciò, Berlusconi dichiara che "dire di no sarebbe un'assurdità dal punto di vista economico, ma anche uno schiaffo politico all'Europa che darebbe ai sovranisti dei Paesi del Nord il pretesto per rifiutare altri aiuti all'Italia, visto che spregiamo quelli che ci vengono offerti. Forse è proprio quello che vogliono alcuni avversari del Mes, come i Cinque Stelle: anche per questo ogni collaborazione con loro è davvero impossibile".

L’ex premier si è detto perplesso sul ricorso ai Buoni del Tesoro pluriennali che "sono appetibili perché dovunque il rendimento del denaro è molto basso". Ma la questione che sottolinea Berlusconi è che così facendo "il Paese continua ad indebitarsi". Il leader di Fi si chiede anche "se sia sano orientare gli italiani a convogliare gran parte del loro risparmio in Btp piuttosto che nel mercato azionario. Invece di finanziare le imprese, la crescita e quindi gli investimenti e lo sviluppo così si finanzierebbe solo la spesa pubblica…" .Se proprio debito si deve fare, per Berlusconi allora il Mes è certamente la più conveniente fra le forme di indebitamento.

Il leader di Fi è poi tornato sulla questione giustizia dichiarando ed ha lanciato un affondo contro alcuni settori della magistratura che, a suo dire, usano il loro potere per scopi politici. "Purtroppo i fatti si incaricano di dimostrare quello che vado denunciando da molti anni: alcuni settori della magistratura, utilizzano la giustizia per fini ideologici e di potere, come strumento di lotta politica e di tutela di carriere poco trasparenti", ha affermato Berlusconi che poi ha aggiunto che “questo è un flagello prima di tutto per gli stessi magistrati perbene e poi per tutti i cittadini, anche quelli non direttamente coinvolti, perché è in discussione la stessa rappresentanza democratica".

Infine, il leader azzurro riserva una battuta su De Benedetti che non considera un suo antagonista: "Il suo profilo di imprenditore e il suo atteggiamento verso la politica non ritengo siano paragonabili ai miei".

Commenti