Coronavirus

Dad bocciata, una generazione salva

Pericolo sventato in extremis, per questa volta la Dad rimane a casa. Continueranno invece a uscire da casa i nostri ragazzi, quelli che abbiamo visto sempre più depressi e spaesati

Dad bocciata, una generazione salva

Pericolo sventato in extremis, per questa volta la Dad rimane a casa. Continueranno invece a uscire da casa i nostri ragazzi, quelli che abbiamo visto sempre più depressi e spaesati. Formati senza formazione nell'età più delicata della vita, la costruzione della personalità e della visione del mondo. Ancora una volta c'è stato il braccio di ferro, tutto interno al governo e al Comitato tecnico scientifico, tra sicurezza e salute mentale. Mentre l'eccesso della seconda non porta mai a conseguenze negative, l'eccesso della prima produce danni gravissimi senza mai svoltare in termini di protezione. Sul diritto all'Istruzione si misura uno Stato, si misura una democrazia. Nella prima parte della pandemia, che ha riguardato ben due anni scolastici, siamo stati indietro all'Europa, indietro al buon senso, vedi i banchi a rotelle, incompleti nel tracciamento e all'inizio anche nella vaccinazione degli insegnanti. Il cosiddetto mainstream ha ignorato per mesi le grida d'allarme degli esperti sull'adolescenza negata, i reparti psichiatrici pieni, fino al sintomo più angosciante, l'aumento degli aspiranti suicidi. Ai nostri ragazzi abbiamo tolto il compagno di banco, il primo amore, il contatto ruvido ma sano dell'avversario nello sport, l'ascolto diretto di chi insegna. Abbiamo tolto il senso dell'Altro, ma anche la tecnica dello studio, la fatica, l'ambizione. Via la paura e la poesia della notte prima degli esami, la scuola come Metamondo della nuova solitudine, dell'avvento dell'immortalità fragile del virtuale. Il governo si corregge? La didattica in presenza è una priorità da difendere con i denti? Bene il governo, e non si tratta di essere Draghisti, la fila è già lunga. Semmai è condivisione civile e culturale. Male invece i sindacati, che sulla scuola non ne azzeccano una, e i presidi in ordine sparso, sempre pronti a far pagare ai ragazzi le endemiche questioni organizzative, anche se la loro fotografia sui contagi crescenti alle elementari merita una risposta seria. Sopra i 12 anni, intanto, nonostante l'allarme ingigantito di Omicron, ci vogliono ancora 3 positivi per la quarantena. Certo ci vogliono anche le forze per uno screening adeguato e il commissario Figliuolo le ha promesse, e una rotta scientificamente rassicurante sui vaccini ai giovanissimi.

Senza ritorno della Dad però: sarebbe il sacrificio, colpevole, di un'intera generazione.

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