Dalle strade ai musei: la 500 sbarca al MoMa

La famosa utilitaria icona dello stile italiano nella collezione permanente di design

Pierluigi Bonora

Il più bel regalo per i suoi 60 anni, escludendo il rinnovato affetto da parte degli italiani e dei tanti fan nel mondo, la Fiat 500 lo ha ricevuto dagli Stati Uniti. Il MoMa, il Museo di arte moderna di New York, meta ogni anno di milioni di visitatori, ha deciso di accogliere nella sua prestigiosa collezione permanente l'automobile che, dal 1957 in avanti, negli anni del boom economico, ha motorizzato gli italiani.

Progettata da Dante Giacosa e descritta come superutilitaria, lunga 2.970 mm, larga e alta 1.320 mm, la 500 diventa ora una vera opera d'arte. «Quello che arriva dal MoMa è un tributo al suo valore artistico e culturale», il commento a caldo di Olivier François, capo globale del marchio Fiat in Fca. «Aggiungere questo capolavoro quotidiano alla nostra collezione ci consente di ampliare il racconto del MoMa sulla storia del design automotive - aggiunge Martino Stierli, il Philip Johnson chief curator of architecture and design del museo -; la Fiat 500 è un'icona della storia dell'automobile che ha cambiato per sempre il modo di disegnare e produrre vetture in Italia». Il modello che sarà esposto a New York è una 500 serie F, la più popolare di sempre, prodotta dal 1965 al 1972.

Il 60° compleanno della 500 cade oggi, 4 luglio 2017.

Per festeggiare la superutilitaria si è scomodato anche il premio Oscar, Adrien Brody, protagonista con la 500 di «See you in the future», il primo short movie di casa Fiat in programma oggi in prima serata su tutte le principali reti televisive italiane. È il regalo della Fiat al suo modello, unico e immortale. E, guardando alla seconda generazione, quella sulle strade dal 2007, ora anche connesso.

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