Danimarca civilissima? Non allo zoo. "Donate animali per i pasti dei leoni"

L'invito a portare porcellini d'india, polli e cavalli. Con beneficio per i padroni: "Detrazioni fiscali"

Danimarca civilissima? Non allo zoo. "Donate animali per i pasti dei leoni"
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Non lo so, la Danimarca mi ha sempre fatto sbadigliare. Sarà perché viene sempre citata come simbolo di civiltà e felicità e biciclette e altre noiosissime virtù, io appena sento parlare della Danimarca mi addormento seduto. Forse perché dietro quell'immagine di perfezione ecologica vedo un'etica pubblica con l'effetto di un sonnifero, una serenità organizzata che anestetizza tutto, soprattutto l'ipocrisia ecologica.

E infatti proprio dalla civilissima Danimarca arriva la notizia che, se non altro, mi ha svegliato: lo zoo di Aalborg ha invitato i cittadini a donare animali domestici, tipo porcellini d'India, conigli, polli e cavalli, non per dar loro una nuova casa ma per darli in pasto a tigri, leoni e linci eurasiatiche. Il tutto ovviamente "con delicatezza" (come sono sempre delicati i danesi nessun altro), siccome vengono "eutanasizzati" da personale qualificato. In Danimarca gli animali non vengono uccisi, gli si pratica l'eutanasia (che implicherebbe un consenso, e dubito che un qualsiasi altro vostro animale domestico lo darebbe). C'è pure la detrazione fiscale per i donatori di cavalli: basta che l'animale abbia il passaporto equino e non sia stato curato negli ultimi trenta giorni. Lo zoo parla di "alimentazione più naturale possibile" (come se nella savana le tigri cacciassero cavalli con microchip e modulo fiscale) e la vicedirettrice dello zoo, Pia Nielsen, spiega che i carnivori vanno nutriti con "carne, preferibilmente con pelo, ossa eccetera" (Fantozzi direbbe "com'è umana lei"), e che "molti ospiti e partner apprezzano l'opportunità di contribuire" (commovente).

A proposito, ve lo ricordate? Nel 2014, sempre in Danimarca, una giraffa sana di nome Marius venne soppressa e smembrata in pubblico pezzo per pezzo davanti ai bambini. Ora si fa lo stesso dei propri animali di cui ci si vuole sbarazzare (a questo punto perché non anche cani e gatti?), con scontrino detraibile. Nel frattempo lo zoo ha disattivato i commenti su Instagram, perché la vera violenza, evidentemente, secondo loro, è dover leggere "vergogna". Qualcuno obietterà che ovunque si macellano animali, e è vero, la differenza è che nessuno se ne vanta e porta il proprio cavallo alla morte dicendo che è un'eutanasia per poi scalarlo dalle tasse.

Invece in Danimarca tutto è calmo e efficiente e fiscalmente detraibile. In ogni caso, devo ammettere, un popolo coerente: non spreca nulla, nemmeno l'affetto per gli animali.

Chissà come sarebbe stata una versione danese di Furia, il mitico cavallo del West, e cosa avrebbe cantato Mal. Qualcosa tipo: Furia cavallo del Nord/ mi hai fatto venire un'idea/ ti faccio smontare dalle tigri/ come un mobile Ikea.

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