“Per anni il Movimento Cinquestelle ha promosso iniziative che si chiamavano ‘Vaffa Day’, eventi nei quali c’era un linguaggio violento. Per anni hanno offeso davvero Maria Elena Boschi. Mi ricordo che sul sito di Grillo Bersani veniva chiamato Gargamella e Renzi ‘ebete’, ‘ebetino’. Hanno detto di tutto e nessuno ha avuto niente da dire in questo paese di farisei e ipocriti insopportabili".
Vincenzo De Luca, nel suo intervento settimanale su Lira tv, si è difeso così dalle accuse di sessismo che gli sono state rivolte dopo aver definito la Raggi una "bambolina imbambolata" ed è passato al contrattacco. Il governatore della Campania dice di essere stato vittima di una "aggressione mediatica ". Lo definisce "un esempio classico di fariseismo, di ipocrisia e imbecillità". Per De Luca 'bambolina' era “uno sfottò" e che "per noi che abitiamo a Napoli, è un’espressione di gentilezza e grazia: anche perché abbiamo familiarità con la porcellana di Capodimonte". L'esponente del Pd, entrando nel merito delle questioni romane, ricorda, poi, che la Raggi aveva promesso di presentare la giunta prima delle elezioni. Promessa non mantenuta perché i Cinquestelle hanno litigato tra loro "Abbiamo visto che i Cinquestelle di stelle ne hanno 5 ma di correnti 100. La cosa grave è che a sostegno della Raggi c’era solo una lista", spiega De Luca che conclude ricordando che anche in passato ha fatto delle 'battute' su esponenti politici uomini del suo partito e nessuno ha avuto nulla fa ridire.
“Nessuno mi ha accusato di sessismo quando in campagna elettorale per le primarie ho detto che Giachetti e Morassut non mi sembravano George Clooney e Brad Pitt: l’ho fatto per alleggerire il clima politico, ma nessuno ha parlato di sessismo”.
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