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Il dilemma delle dimissioni. I poteri vanno al vice leghista Piana

Fdi e Fi non escludono il passo indietro. Il viceministro Sisto: "È una scelta personale". L'ipotesi della "reggenza" fino alle elezioni del 2025

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Quando un presidente di Regione ha un impedimento, la palla passa agli statuti regionali. In questo caso - il testo della Regione Liguria - la disposizione è chiara. L'articolo 40 dello statuto recita che «il vice presidente sostituisce il presidente in caso di impedimento temporaneo». Toccherà quindi ad Alessandro Piana, attuale vice governatore ligure, guidare la Regione finché il presidente Giovanni Toti non potrà. Il politico di Noi moderati è infatti sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Resta il dilemma delle possibili dimissioni, che non sono state ventilate nella giornata di ieri, ma che non sono state neppure del tutto escluse. Il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, di Fi, ha parlato di «scelta personale».

Piana è un politico con una lunga esperienza amministrativa alle spalle. Originario di Imperia, esponente della Lega di Matteo Salvini, è stato eletto in Consiglio regionale per la prima volta nel 2015. Poi, soltanto tre anni dopo, la presidenza del Consiglio regionale. E infine la carica di vice di Toti, con parecchie deleghe, tra cui quelle all'Agricoltura, all'Allevamento e alla Caccia e pesca. Tirato in ballo qualche mese fa, specie da certa stampa, per un'inchiesta sui festini, non è stato indagato e si è dichiarato del tutto estraneo: «Non ho mai partecipato». Stefano Savi, l'avvocato del governatore, rimarca come si parli di sospensione e non di dimissioni. È una differenza significativa. La legge Severino è l'altro riferimento normativo per casi di questo tipo. «Si sospende dalla funzione e poi vedremo cosa succede», fa presente l'avvocato, che sottolinea come il quadro sia in evoluzione. «Il processo - continua, infatti, il legale - è ancora tutto da fare. Vediamo gli atti, li leggiamo e cerchiamo di capire come costruire gli elementi difensivi nel miglior modo possibile».

Tutta la Giunta è compatta ed esprime solidarietà all'ex azzurro. Gli assessori assicurano la loro «vicinanza». E si dicono certi che il governatore «abbia sempre agito nell'esclusivo interesse della Liguria». Quindi, finché Toti non potrà governare, Piana sarà il facente funzioni. In linea esclusivamente teorica, è uno schema possibile fino alla fine della consiliatura. Non manca molto tempo.

La linea della coalizione di centrodestra è garantista. «Al momento non so davvero che cosa aggiungere, ora dobbiamo solo leggere e capire», afferma Matteo Rosso, deputato di Fdi e coordinatore regionale in Liguria del partito guidato da Giorgia Meloni ad Affari Italiani. Rosso, com'è nella logica delle cose, non scarta nessuno scenario, dimissioni comprese. «In Liguria - continua l'esponente meloniano - le elezioni sono in programma a ottobre del 2025 ma l'ipotesi delle elezioni anticipate in Regione a questo punto non si può escludere. E ancora: «Bisogna anche vedere le scelte che opererà Toti, magari per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e cade tutto e si va al voto», chiosa.

Rosso poi rimarca come la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio sia un caposaldo per i meloniani.

E come Toti abbia ben governato la Regione Liguria.

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