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La direttiva del Cavaliere: alzare il grado di opposizione

Dopo i successi al vertice Ppe di Madrid, Berlusconi si concentra sulla politica nazionale e dà la linea: smontate le frottole di Renzi. L'idea di un partito strutturato in tre macro aree

Dopo aver capitalizzato la ripresa dei rapporti internazionali in occasione del congresso del Ppe, Silvio Berlusconi torna a concentrarsi sulla politica interna. Il messaggio trasmesso ai parlamentari italiani ed europei incontrati a Madrid è stato chiaro: «Dovete alzare il livello dell'opposizione, ricordare le promesse inesaudite fatte da Renzi, le frottole del “Bomba”, smontarne la propaganda colpo su colpo e con precisione, entrando nel dettaglio, informare gli italiani su ciò che sta accadendo davvero». Un affondo che potrebbe rappresentare il preludio dello spartito comunicativo da eseguire a Bologna, quando l'8 novembre - salvo ripensamenti - si consumerà il battesimo del nuovo asse tra Forza Italia e Lega e si ritroveranno per la prima volta sullo stesso palco Berlusconi e Matteo Salvini, in un evento che metterà nel mirino il premier e avrà come obiettivo dichiarato la «liberazione da Renzi». Evento al quale prenderanno parte anche Giorgia Meloni e Francesco Storace.

Il presidente di Forza Italia, nel frattempo, continua a riflettere su una riorganizzazione del partito. Una delle ipotesi che resta in campo è quella della suddivisione del territorio in tre macroaree, con tre coordinatori (i nomi che circolano sono diversi, Giovanni Toti, Mariastella Gelmini e Lara Comi al Nord; Antonio Tajani al Centro; Stefano Caldoro o Fulvio Martusciello per il Sud). In settimana Berlusconi potrebbe incontrare nuovamente i coordinatori regionali e la questione potrebbe tornare d'attualità, così come l'ex premier continua a parlare del suo sogno: quello di un «governo delle eccellenze italiane».

Tornando sullo scenario internazionale, Berlusconi confida in un recupero dei rapporti di amicizia tra i Paesi dell'Unione Europea e Mosca. I vertici di Forza Italia sono convinti che la sua posizione filo-russa stia iniziando a prendere piede in Europa e che presto, anche la Germania, scottata nei rapporti con gli Stati Uniti dallo scandalo Volkswagen, possa favorire un riavvicinamento con Mosca. Il presidente azzurro si è anche soffermato sul problema immigrazione. L'idea del presidente di Forza Italia è che l'emergenza flussi, come la questione Isis, vada affrontata attraverso una strategia d'azione complessiva. La sua convinzione è che sia necessario l'intervento di una coalizione internazionale con la partecipazione di tutte le potenze mondiali, Russa e Cina comprese. «Ma deve essere l'Europa a fare il primo passo perché gli Stati Uniti non capiscono perché dovrebbero essere loro ad agire su un'emergenza che investe il Vecchio Continente». Un po' come se Germania, Gran Bretagna e Francia prendessero l'iniziativa per risolvere una crisi nei Caraibi, è stato l'esempio che è stato fatto.

Infine arrivano per lui buone notizie dal territorio. Francesco Schittulli che aveva sposato la causa fittiana, candidandosi in Puglia anche contro Adriana Poli Bortone, si è «separato» politicamente dall'ex ministro pugliese. «Sono stato usato. Oggi prendo atto che Berlusconi è l'unico a poter guidare una coalizione compatta che si contrapponga al centrosinistra».

di Fabrizio de F eo

Roma

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