Pier Francesco Borgia
Roma Che sia un tema «caldo» è più che evidente. Le tv fanno a gara per parlare dei vitalizi degli ex parlamentari (soprattutto quando langue il dibattito sul futuro governo). Nei ruoli chiave delle nuove Camere i parlamentari di Lega e Cinque Stelle si mostrano sensibili all'argomento e danno segni di voler mettere mano alla questione. Anche il presidente dell'Inps entra nel merito e offre al presidente di Montecitorio, Roberto Fico, numeri e statistiche per formarsi un'opinione più profonda. Solo gli ex parlamentari vorrebbero che sull'argomento calasse il sipario del disinteresse collettivo. Si sentono assediati. E questa ansia, mista alla frustrazione di non essere più sotto i riflettori come protagonisti attivi dell'agone politico, li rende vulnerabili. Almeno è questo ciò che viene spontaneo pensare vedendo e rivedendo le immagine girate da un operatore per la trasmissione de La 7 Non è l'arena. Il giornalista Danilo Lupo sta facendo alcune domande all'ex parlamentare Mario Landolfi. L'argomento è appunto quello dei vitalizi. A un certo punto, spazientito, l'ex ministro si lancia contro il malcapitato reporter e lo schiaffeggia. Le immagini che il video rimanda sono inappellabili. Per la storia politica di Landolfi, già presidente della Commissione di vigilanza della Rai nonché ministro delle Comunicazioni (2005 -2006) nel governo Berlusconi, si tratta di un «fallo di reazione» da cartellino rosso. E i media tutti e tutti i social ieri hanno rilanciato il video con commenti tutt'altro che accomodanti. L'espressione «fallo di reazione» è dello stesso Landolfi che nel pomeriggio ha fatto avere alle agenzie di stampa una sua dichiarazione sull'accaduto. «Ho scritto una lettera a Giletti per scusarmi - scrive Landolfi -. Chi mi conosce sa che simili gesti non appartengono al mio stile né al mio temperamento. Ho commesso un bruttissimo fallo di reazione e me ne assumo piena responsabilità. Ritengo tuttavia che tale gesto, ancorché esecrabile, possa essere pienamente valutato solo a seguito della visione integrale del filmato». L'ex ministro quindi rilancia. E chiede a Giletti di mandare in onda l'intervista integrale.
Unico modo, secondo lui, per giudicare l'accaduto. Ovviamente i parlamentari (quelli in carica) stigmatizzano l'episodio. I grillini parlano di «intimidazione della libera informazione» e Rosato (Pd) e Fassina (LeU) solidarizzano con il reporter di La7.
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