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La Donato lascia la Lega. Fedriga: "Non c'è spazio per i no vax"

L'europarlamentare lascia il Carroccio in polemica con il sostegno al governo Draghi. Fedriga a stretto giro: "Non c'è spazio per i no vax"

La Donato lascia la Lega. Fedriga: "Non c'è spazio per i no vax"

L'europarlamentare Francesca Donato ha deciso di abbandonare la Lega di Matteo Salvini. Le motivazioni alla base della scelta riguardano la linea dell'esecutivo presieduto da Mario Draghi, che il partito guidato dall'ex ministro dell'Interno sostiene.

L'ambito meno condiviso dalla Donato, in realtà, è quello che riguarda i provvedimenti presi per contrastare la pandemia. E non è un mistero che l'esponente politico che siede tra gli scranni di Strasburgo e Bruxelles abbia delle idee che non corrispondono alla visione leghista, in specie in materia di vaccini e vaccinazione.

La Donato ha elencato i perché della sua mossa mediante un'intervista rilasciata a La Repubblica: "Prevale la posizione dei ministri, con Giorgetti, e dei governatori. Io non mi trovo più a mio agio e tolgo tutti dall'imbarazzo", ha dichiarato. Il riferimento è pure all'estensione del green pass che il ministro dello Sviluppo economico sta portando avanti.

Per quel che riguarda il vertice leghista, invece, la Donato presenta un'ulteriore analisi che è tutta sua: "Si trova in una posizione delicata - ha premesso -. Rappresenta un partito con diverse anime, ma c'è una prevalenza della linea dei presidenti di Regione e dei ministri, capeggiati da Giorgetti, a favore delle scelte del governo Draghi. Il segretario - ha aggiunto - ha cercato di dare forza a quanti come me giudicano che le decisioni sul Green Pass siano sproporzionate e inadeguate. Salvini ha dovuto mediare, ma a un certo punto si è fermato, non giudico il suo lavoro". In realtà, lo stesso Matteo Salvini ha smentito di netto la narrativa secondo cui la Lega, in merito all'impostazione di Giorgetti, presenterebbe dei distinguo al suo interno.

La reazione della Lega all'abbandono della Donato, comunque sia, è tutto fuorché scomposta. Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che è a sua volta a favore dell' del green pass pure in funzione dell'evitamento di nuove misure restrittive, ha commentato a stretto giro la decisione presa dalla sua ormai ex collega di partito: "Non dobbiamo tradurre anche l'epidemia in una lotta tra bande - ha premesso, stando a quanto ripercorso dall'Adnkronos - . Dobbiamo convincere i cittadini a vaccinarsi, ma senza condannare chi ha paura altrimenti rischiamo di schiacciarlo verso la parte no vax. Nel primo partito d'Italia è normale che ci siano correnti diverse, ma dentro la Lega non c'è spazio per i no vax". Insomma, pensarla in maniera diversa è possibile in un contesto partitico così amplio, ma presentare argomentazioni che finiscono nella sacca "no vax" non è tollerato. Fedriga ha detto la sua su Radio Capital.

Il governatore non sembra affatto preoccupato dal lasciare per strada qualche esponente che peraltro era considerato non in linea con la visione leghista sulle contromosse da prendere per debellare la pandemia che ha sconvolto il pianeta. Sempre Fedriga, inoltre, ha chiarito i perché della posizione aperturista sull'allargamento del cosiddetto certificato verde: " Il green pass - ha aggiunto il governatore del Friuli Venezia Giulia - è una responsabilità anche per il governo che con questo strumento deve garantire le aperture. A chi usa il green pass dobbiamo dire che i lockdown non ci saranno più. Se una regione dovesse diventare arancione o rossa, i locali con il green pass resteranno aperti". Si tratta, in sintesi, di scongiurare quello che abbiamo vissuto con le prime fasi pandemiche.

La Donato resterà comunque europarlamentare. In risposta ad una domanda sulla possibile collocazione futura, pur non dando per scontata una sua adesione, l'ex leghista ha voluto riconoscere a Giorgia Meloni e a Fratelli d'Italia "coraggio e lungimiranza non entrando al governo.".

Nel frattempo, parlando da Montepulciano in provincia di Siena, Salvini è intervenuto sul caso della Donato: "Chi va via lo ringrazio, lo saluto e tanti auguri", ha detto il leader leghista, così come ripercorso dalla Lapresse.

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