La doppia beffa del reddito: 500 euro anche agli stranieri

La bozza prevede sussidi a 1,4 milioni di famiglie: l'integrazione di 280 euro è solo per chi paga un affitto

Sono 780 euro mensili ma «virtuali». Il reddito di cittadinanza, secondo la bozza del decreto diffusa ieri da fonti governative, ammonterà infatti a 500 euro al mese cui si aggiungeranno 280 euro come contributo all'affitto. Una brutta sorpresa per molti elettori M5s. Vediamo, dunque, come funzionerà.

LA PLATEA

Possono accedere al beneficio cittadini italiani, comunitari e stranieri con permesso di lungo soggiorno. Tutte queste categorie devono risiedere in Italia da almeno 10 anni (penalizzati gli emigrati tornati in patria) e avere un Isee inferiore ai 9.360 euro (6mila euro se proprietari di casa) non possedere immobili di valore superiore ai 30mila euro oltre la prima casa e un patrimonio mobiliare netto superiore ai 6mila euro. Tali fattori sono maggiorati in base alla presenza di altri componenti del nucleo familiare fino a un massimo di 2,1 volte. La platea è di circa 1,4 milioni di famiglie incluse 260mila nuclei stranieri per un totale di circa 4,5 milioni di persone. Esclusi i detenuti e i ricoverati in Rsa pubbliche.

IL SUSSIDIO E IL COSTO

Da aprile, una volta accettata la domanda, saranno erogati 500 euro mensili più 280 euro se si è in affitto o 150 euro se si è titolari di un mutuo. La cifra-base può essere incrementata fino a 2,1 volte a seconda dei componenti del nucleo e può arrivare a un massimo di 1.050 euro (+280 per l'affitto). Le famiglie con un figlio otterranno 1.080 euro, con due figli 1.180 euro, con tre o più figli si resta sempre a 1.330 euro. Il costo per il 2019 è stimato in 6,1 miliardi più 400 milioni per il mantenimento del Rei fino a marzo. Nel 2020 costerà 7,7 miliardi (8 nel 2021). Il beneficio dura 18 mesi ed è prorogabile per altri 18 mesi dopo 30 giorni di stop.

LA SOCIAL CARD

Il reddito viene erogato tramite carta prepagata. Oltre al soddisfacimento delle prime necessità, si può prelevare contante entro un tetto di 100 euro al mese per beneficiario, moltiplicato per il coefficiente familiare, cioè non oltre i 210 euro. Vietato acquistare beni e servizi del gioco di azzardo e che portano alla ludopatia, pena la revoca.

IL PATTO PER IL LAVORO

Il beneficiario deve stipulare un patto per il lavoro con un centro per l'impiego o con un'agenzia per il lavoro. Con le imprese e con gli enti di formazione si può siglare un patto di formazione. L'azienda ottiene un beneficio non inferiore a 5 mesi di reddito di cittadinanza (sei per disoccupati di lunga durata) se assume un beneficiario da un centro. Il bonus raddoppia per gli assunti con patto di formazione. Se il percettore è indirizzato da un'agenzia, l'incentivo si divide a metà con l'azienda. Idem per gli enti di formazione.

GLI OBBLIGHI

Chi percepisce il reddito è tenuto ad «accettare di essere avviato ai corsi di formazione o di riqualificazione professionale», «sostenere colloqui psicoattitudinali e le eventuali prove di selezione», «accettare almeno una di tre offerte congrue». Un'offerta congrua è entro i 100 chilometri dalla residenza nei primi sei mesi, entro i 250 chilometri dal settimo al 12simo mese e in Italia nel periodo successivo salvo la presenza di minori o disabili in famiglia. Se entro 12 mesi non arriva nessuna offerta, è congrua una proposta entro 250 chilometri. Nel secondo ciclo di reddito tutti devono accettare una qualsiasi offerta.

I CONTROLLI

Sarà il ministero dello Sviluppo a vigilare.

Chi fornisce dati e notizie non corrispondenti al vero, incluso l'occultamento di redditi e patrimoni a fini Isee o di dichiarazioni fiscali, al fine di ottenere il reddito, è punito con la reclusione da uno a sei anni, oltre alla decadenza del beneficio e al recupero di quanto indebitamente percepito, comunque disposti anche in assenza di dolo.

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