Si è accasciata nella hall dell'hotel Victoria, al centro di Trieste, senza una parola, senza un perché. È stata subito soccorsa, un'ambulanza l'ha portata all'ospedale di Cattinara, e lì è iniziata la sua lotta per la vita. Che condurrà si spera con la stessa tigna con cui conduce le sue inchieste per Le Iene e che l'hanno fatta diventare uno dei volti più famosi della trasmissione Mediaset, con quella zazzera bionda, con quegli occhi grandi e scuri, con quella sfacciata femminilità da maschiaccio.
Nadia Toffa, bresciana, 38 anni compiuti lo scorso giugno, si è sentita male alle 13,45 di ieri. Per fortuna non nella sua stanza, dove si trovava fino a qualche minuto prima. Altrimenti i soccorsi che le hanno salvato la vita non sarebbero stati così tempestivi. Le sue condizioni sono comunque gravi. La conduttrice è stata ieri ricoverata per tutto il giorno in prognosi riservata nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale giuliano. Poi i medici hanno deciso di organizzare un trasferimento in elisoccorso al San Raffaele di Milano, dove la Toffa è giunta nella tarda serata di ieri. Poco o niente si sa sulle ragioni del malore. I medici triestini hanno parlato in un comunicato di «patologia cerebrale in fase di definizione».
La mancanza di notizie ha alimentato per ore voci incontrollate, peggiorate anche dal fatto che attorno alle 16,30 di ieri sulla voce di Wikipedia dedicata alla Toffa veniva data la notizia della sua morte. Una fake news che come da tradizione speriamo possa diventare una sorta di polizza vita per la bionda conduttrice.
È giallo anche sui motivi che hanno condotto la conduttrice a Trieste. Nella città della bora la Toffa aveva lavorato a diversi servizi sulla questione della Ferriera di Servola, l'altoforno che sfora regolarmente il limite di emissioni inquinanti fissati dall'Autorizzazione integrata ambientale concessa dalla regione Friuli-Venezia Giulia.
La redazione delle Iene si è stretta immediatamente attorno alla giovane donna. Il profilo facebook della trasmissione ha pubblicato un post con una foto della conduttrice, e un messaggio molto asciutto e piuttosto rassicurante: «La nostra Nadia non è stata bene. Ci stiamo tutti prendendo cura di lei. Vi terremo informati». Più allarmistico il post del collega Dino Giarrusso, anche lui inviato delle Iene: «Amici che mi state scrivendo e chiamando: anche io sono in apprensione per la salute della mia carissima Nadia Toffa. Non ho notizie se non quelle che hanno tutti: vi prego quindi di aspettare come stiamo facendo noi, e di avere fiducia nei medici che l'hanno in cura. Forza Nadia!».
Nadia Toffa ha iniziato al sua carriera televisiva su Telesanterno e poi su Retebrescia.
È inviata delle Iene dal 2009. In otto anni ha confezionato numerose inchieste scomode in particolare su temi ambientali, sulla ludopatia (tema su cui ha anche scritto un libro) e su presunte truffe delle farmacie ai danni del sistema sanitario.
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