È giallo a Firenze sulla morte di due anziani coniugi trovati morti nella loro abitazione in via Giampaolo Orsini, nello storico rione di Gavinana, con ferite compatibili con un'arma da taglio. I due sono stati trovati dai soccorritori dopo l'allarme lanciato dal figlio attorno alle 14,30. L'uomo, un trentacinquenne, si era insospettito perché i genitori non rispondevano alle sue chiamate. Sul posto è andato anche il personale del 118 ma marito e moglie erano già morti e risulta che non ci sia stato nessun margine di intervento per soccorrerli. I due si chiamavano Franco Giorgi, 74 anni, e Gianna Di Nardo, 68 anni. Giorgi era titolare di una nota galleria di antiquariato che porta il suo nome mentre la Di Nardo ha lavorato come dipendente comunale per molti anni. I corpi sono stati rinvenuti all'interno di un elegante appartamento collocato in una palazzina a più piani di inizio Novecento abitata anche da altre famiglie.
Le circostanze della morte sono apparse subito molto incerte e gli investigatori, che stanno lavorando a stretto contatto con la Polizia scientifica, non escludono alcuna ipotesi. Inizialmente è stata avanzata come pista più accreditata quella dell'omicidio-suicidio. Ma poi sono emersi alcuni dettagli, come il fatto che ci fosse sangue dappertutto nella casa e che quindi ci possa essere stato un tentativo di resistenza almeno da parte di una delle due vittime, che hanno fatto propendere gli investigatori più su una mano esterna che abbia accoltellato i due anziani per motivi comunque ancora misteriosi.
L'appartamento è stato posto sotto sequestro su ordine del pubblico ministero di turno ed è oggetto di rilievi della scientifica per ricostruire la dinamica dell'accaduto.
I carabinieri hanno subito iniziato a contattare familiari e conoscenti, nonché lo stesso vicinato per avere contributi e testimonianze con cui ricostruire la vicenda. Il quartiere Gavinana, zona residenziale e abitualmente tranquilla, è rimasto sotto choc per la tragedia. L'abitazione si trova nei pressi di piazza Ferrucci e viale Michelangiolo.