Due criminologi vip per i killer di Varani E così dal tribunale lo scontro finisce in tv

Nino MateriEcco, nel delitto di Luca Varani, ci mancava solo che scendessero sul ring i criminologi del tubo (catodico). Nell'angolo destro la bionda Bruzzone, nell'angolo sinistro l'occhialuto Garofano. Nemici da sempre. Pronti a darsele di santa ragione per vicende private (tra i due sono frequenti querele e controquerele). La celeberrima Roberta Bruzzone (mirabilmente imitata da Virginia Raffaele che la fa più vera dell'originale) fa parte della «scuderia» di Porta a porta e - insieme al magistrato Simonetta Matone - è il punto di forza del tribunale mediatico di Bruno Vespa che, con i casi di nera (e relativi plastici) va a nozze. L'azzimato Luciano Garofano, mitico generale dei Ris da tempo in congedo dall'Arma, risulta invece in servizio permanente effettivo nella «squadra» di Quarto Grado capitanata da Gianluigi Nuzzi. Per quanto riguarda la Bruzzone, la notizia è che sarebbe entrata a far parte dello staff difensivo di Manuel Foffo, uno dei presunti killer di Luca Varani, massacrato il 4 marzo scorso in casa di Marco Prato (l'altro presunto assassino) a Roma. La fonte dell'indiscrezione è «autorevole»: la pagina Facebook del giornalista Carmelo Abbate, anche lui habitué del salotto insanguinato di Nuzzi. Scrive Abbate (con tanto di languida fotografia-ricordo con la Bruzzone): «In bocca al lupo alla mia amica Roberta Bruzzone per il nuovo incarico come consulente di parte della famiglia di Manuel Foffo. Da grande professionista qual è, sono certo che darà un importante contributo nella vicenda della morte di Luca Varani e aiuterà a far chiarezza. È il suo lavoro e lo sa fare bene. Per quel che mi riguarda, rimango dell'avviso che ai due assassini non vada offerta la scappatoia della incapacità di intendere e di volere. Che si assumano la responsabilità delle proprie azioni».

Preso atto del fondamentale parere di Abbate sui presunti autori dell'omicidio Varani e del suo distaccato e asettico giudizio circa la «grande professionalità» della Bruzzone, non resta ora che attendere la contromossa della famiglia Prato che pare (ma la notizia non trova conferma) intenzionata a opporre alla Bruzzone quella vecchia volpe investigativa del generale Garofano, ex comandante dei Ris cui non c'è traccia di Dna che sfugga. Nel caso l'«ingaggio» di Garofano non dovesse andare in porto, il match contro la Bruzzone sarà comunque disputato. Si prevedono colpi bassi.

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