Due detenuti deceduti nel giro di dodici ore: "Droga tagliata male"

Due detenuti deceduti nel giro di dodici ore:  "Droga tagliata male"
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La Procura di Milano ha disposto le autopsie sulle salme di due detenuti morti nel carcere San Vittore nel giro di poche ore per arresto cardiocircolatorio. Il primo, un 36enne di origine peruviana che non aveva mai avuto problemi di salute, si è sentito male all'improvviso giovedì in serata ed è stato portato nell'infermeria del carcere dove hanno cercato di rianimarlo, senza successo. Trasportato quindi d'urgenza al Policlinico è morto intorno alle 20. Il secondo, un marocchino di 48 anni con disturbi di salute pregressi, è deceduto invece in carcere ieri poco prima delle 8.

Entrambi i detenuti, ristretti in reparti diversi, il 3 e il 5, negli ultimi giorni avevano avvertito disturbi e malori. Ma non è finita qui: anche altri due loro "colleghi" si erano sentiti male ed erano stati ricoverati in ospedale. Questi ultimi però si erano ripresi entrambi nel giro di poco tempo, ed erano rientrati in cella senza alcuna ulteriore conseguenza.

Il procuratore di Milano Marcello Viola si è interessato personalmente della vicenda dopo che ieri mattina, bloccati gli ingressi agli operatori, la casa circondariale è stata perquisita alla ricerca di sostanze stupefacenti, alcol o farmaci che possano eventualmente spiegare l'accaduto: l'ispezione a sorpresa nelle celle e nella struttura con i cani antidroga (operazione che avviene tutti i giorni, ndr) è stata particolarmente approfondita e tuttavia ha dato esito negativo.

Eppure, come fa sapere in una nota ufficiale il provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria della Lombardia, "una morte sarebbe riconducibile alla presunta assunzione di oppiacei, mentre, la seconda è probabilmente per altre cause" ovvero "emorragia gastrica".

Si sta cercando così di capire, insieme al personale dell'Ats San Paolo (l'autorità sanitaria territoriale competente per il carcere di San Vittore) se in qualche modo, in riferimento alla morte per oppiacei, in cella possa essere arrivata una partita di droga tagliata male. Per questo la direzione del carcere e la polizia penitenziaria stanno studiando i profili dei quattro detenuti coinvolti tra decessi e malori per verificarne eventuali punti di contatto.

PaFu

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