E per fare audience Barack chiede aiuto a YouTube

Nell'era dei social network, la Casa Bianca ha deciso di andare al contrattacco: aggiornerà costantemente i suoi account Twitter e Facebook durante il discorso, spedirà email con la trascrizione ai cittadini

George Washington pronunciò il primo discorso sullo Stato dell'Unione l'8 gennaio 1790 a New York, allora capitale provvisoria. A Thomas Jefferson un intervento parlato davanti al Congresso sembrava troppo «monarchico», preferiva consegnare a un funzionario un documento scritto. Lo fece anche Jimmy Carter nel 1981. Nell'era televisiva, Stato dell'Unione significa prime time. Oggi, questo sembra non bastare. I numeri dell'audience sono in calo: se nel 2009, appena eletto, Obama attirò l'attenzione di 52 milioni di americani, l'anno scorso «soltanto» 33 milioni di persone lo ascoltarono: non si aveva un numero così basso dall'ultimo Stato dell'Unione di Bill Clinton, nel 2000. Il Super Bowl del 2014 - la finale del campionato di football americano - è stata seguita da 111.500 milioni di americani.

Così, nell'era dei social network, la Casa Bianca ha deciso di andare al contrattacco: aggiornerà costantemente i suoi

account Twitter e Facebook durante il discorso, spedirà email con la trascrizione ai cittadini, e ha organizzato una serie di bizzare interviste. Obama riceverà le domande di tre star adolescenti diventate famose su You Tube.

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