E la Raggi li ferma dal 2024 copiando Parigi, Atene e Madrid

La sindaca di Roma chiude il centro. Milano lo farà dal 2030

E la Raggi li ferma dal 2024 copiando Parigi, Atene e Madrid

Non potendo mettere fuori legge la neve, la sindaca di Roma Virginia Raggi - che in questi giorni si trova in Messico e può quindi permettersi di non indossare i doposci - mette fuori legge i diesel nella capitale. Il provvedimento riguarderà soltanto il centro storico e dovrebbe entrare in vigore tra sei anni, nel 2024. Anno in cui molti capitolini sperano peraltro che al Campidoglio sieda qualcun altro.

L'annuncio è stato fatto su facebook dalla stessa sindaca, in questi giorni in Centro America per partecipare al C40, il congresso delle grandi città del mondo. Dapprima un temino da terza media: «I cambiamenti climatici stanno modificando le nostre abitudini di vita. Le nostre città rischiano di trovarsi di fronte a sfide inattese. Assistiamo sempre più spesso a fenomeni estremi: siccità per lunghi periodi, come sta avvenendo nel Lazio». Poi il cerchio si stringe: «Se vogliamo intervenire seriamente dobbiamo avere il coraggio di adottare misure forti. Bisogna agire sulle cause e non soltanto sugli effetti». Infine la stoccata: «A partire dal 2024, nel centro della città di Roma, sarà vietato l'uso di veicoli privati alimentati a diesel».

La decisione va nella direzione in cui molti Paesi e città del mondo si stanno muovendo da tempo, quella di ridurre sempre di più la circolazione dei veicoli a gasolio, considerati particolarmente inquinanti. Subito si è accodata Milano, che diventerà «diesel free» a partire dal 2030: obiettivo che sarà raggiunto a tappe a partire dal centro storico dove la circolazione delle auto private diesel, fino agli euro 4 inclusi, è già vietata. Come si legge sopra il tribunale amministrativo di Lipsia ha stabilito che le città tedesche hanno il vietare la circolazione anche per i motori Euro4 ed Euro5, di fatto disapplicando la normativa quadro federale che restringe l'accesso soltanto fino agli Euro3. E la stessa decisione è stata annunciata da molte altre città del mondo. Proprio nella precedente edizione del C40, tenutasi nel 2016, un pool di quattro metropoli, Città del Messico, Parigi, Atene e Madrid, annunciò l'impegno a bandire le vetture diesel su tutto il territorio comunale, accompagnato da misure di incentivo alle alimentazioni alternative e alla mobilità sostenibile. La capitale francese in particolare si è da tempo distinta per le misure antinquinamento volute dal sindaco Anne Hidalgo, con l'attivazione di frequenti blocchi di traffico, di zone 30 sempre più ampie e il divieto di circolazione per i veicoli immatricolati prima del 1997. Misure del genere sono state annunciate anche dalla Norvegia e dalla capitale Oslo, da Londra e un po' in tutto il mondo. E anche la Fca (Fiat-Chrysler Automobiles) ha annunciato che dal 2022 smettrà di produrre veicoli a gasolio.

Quindi la Raggi arriva buon ultima nel suo annuncio. Anche se sceglie di anticipare di un anno la deadline rispetto alle altre città. Il Codacons però avverte: «Si tratta di una misura che non può essere presa unilateralmente da un sindaco e in assenza di una legge nazionale.

Questo perché un simile provvedimento porterebbe tutti i proprietari di automobili la cui circolazione sarà limitata ad aprire un contenzioso con l'amministrazione per ottenere il rimborso delle maggiori spese sostenute per l'acquisto di mezzi di locomozione alternativi al diesel». Ma forse allora la Raggi sarà tornata a lavorare in uno studio legale.

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