Caccia all'uomo ieri sera, caccia sulle piste dell'aeroporto lombardo di Malpensa, e poi per le strade vicine allo scalo, caccia ovunque per trovarlo. Già, proprio così.
L'hub lombardo è rimasto bloccato per più di un'ora - piste chiuse e voli dirottati - dalle ore 19 alle ore 20.40, per la fuga improvvisa di un migrante egiziano da un aereo che avrebbe dovuto riportarlo in patria. Quando la hostess ha tolto la scaletta dell'aereo durante le operazioni che precedono il decollo, lo straniero ha approfittato della situazione che si è creata e si è lanciato attraverso il portellone ancora aperto. Una volta a terra, si è dileguato lungo la pista per sparire nel nulla. A quel punto il traffico di aerei e passeggeri dello scalo è stato bloccato per le ricerche. Ma del fuggitivo più niente, almeno fino alle 23 di ieri, nonostante lo spiegamento delle forze dell'ordine, coi raccordi delle piste presidiati da agenti e militari, e dalla sicurezza dell'aeroporto.
Caccia all'uomo senza soste, tutti al lavoro per ritrovare il cittadino egiziano - non senegalese come inizialmente indicato attraverso le prime ricostruzioni - che è riuscito a scappare dall'aereo che doveva rimpatriarlo. Erano le 19.30 quando l'allarme è risuonato, ma l'uomo evidentemente ha avuto il tempo necessario per dileguarsi. Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell'Interno che si è informato subito sul caso.
«Sto seguendo la situazione e sono sicuro, come mi hanno assicurato le forze dell'ordine, che l'extracomunitario verrà rintracciato velocemente. Lo prenderemo e lo espelleremo immediatamente», ha detto ieri Matteo Salvini, a proposito del 30enne, E.E. (le sue iniziali), riuscito a scappare dal volo che era diretto a Dakar, prima del respingimento. Gli uomini in divisa a lungo al lavoro per setacciare tutta l'area di Malpensa, mentre l'uomo probabilmente si trovava ancora all'interno dello scalo.
La fuga, come si diceva, ha creato inizialmente diversi disagi ai voli in partenza e in arrivo: i primi sono stati «congelati» in attesa
del ripristino delle misure di sicurezza, gli altri sono stati dirottati sugli aeroporti di Milano-Linate e Torino. La situazione di caos, esclusa l'ipotesi di un atto terroristico, a mano a mano è tornata alla normalità.
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