Eredità Agnelli. Sì all'interrogatorio di John Elkann

Il giudice di Torino dà il via al processo civile con l'audizione di tutti i testimoni

Eredità Agnelli. Sì all'interrogatorio di John Elkann
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John Elkann dovrà presentarsi in aula, davanti al Tribunale civile, per l'interrogatorio formale, nel giudizio sulla causa tra i nipoti dell'Avvocato (oltre al presidente di Stellantis, anche i fratelli Lapo e Ginevra) e la madre Margherita Agnelli. Lo ha stabilito la giudice della seconda sezione civile del tribunale di Torino, Nicoletta Aloj.

Con l'ordinanza, molto tecnica e lunga 11 pagine, la giudice sostanzialmente scioglie la riserva e dispone che il giudizio civile vada avanti con l'audizione dei testimoni di entrambe le parti. Il primogenito di Margherita dovrà rendere dichiarazioni rispetto alle società off shore di cui sarebbe risultata beneficiaria la nonna, Donna Marella. La giudice ha anche ordinato ai tre fratelli Elkann, e al notaio svizzero Von Grunigen l'esibizione di tutta la documentazione bancaria riferita ai «rapporti intrattenuti da Marella Caracciolo in vita nei confronti degli istituti bancari (all'estero, ndr) presso i quali aveva acceso rapporti in essere». E anche di «tutta la documentazione riferita alle operazioni di inventario effettuate in occasione e successivamente all'apertura della Successione Caracciolo» ovvero di Donna Marella Agnelli. E questo anche «inclusa la documentazione relativa alle operazioni di ricognizione dei beni ereditari della successione» anche in relazione «alle indagini effettuate sui conti esteri delle società off-shore» l'inventario degli stessi eventualmente realizzato, incluso quello datato agosto 2020 e comprensivo di tutti i suoi allegati, incluso quello denominato «Donazioni DM 2010/2014 ».

La stessa giudice però non ha ammesso «gli ordini di esibizione documentale richiesti con riferimento alla Dicembre» la società cassaforte della holding miliardaria degli Agnelli. E neanche l'esibizione richiesta da Margherita, assistita dall'avvocato Dario Trevisan, rispetto a «qualsivoglia relazione di gestione» del testamento, della corrispondenza intrattenuta con John, Lapo, Ginevra Elkann e «tutta la documentazione inerente alle Opere Non Rinvenute e degli Ulteriori Beni Non rinvenuti costituenti oggetto delle domande svolte in relazione alla Successione Agnelli». La prossima udienza è stata fissata per il 2 dicembre. La decisione in sede civile arriva dopo quella della Cassazione che aveva chiesto di motivare lo stop alla causa. Mentre vanno avanti nel massimo riserbo le indagini della Procura di Torino relativamente alle questioni dell'eredità (il tribunale del Riesame ha dato in ultimo ragione alla procura sul decreto di sequestro bis di una serie di documenti), sul piano civile, ad aprile, i fratelli Elkann avevano messo a segno un punto nella partita sull'eredità di Gianni Agnelli, sulla contestata iscrizione nel registro delle imprese della società Dicembre.

In quell'occasione il tribunale di Torino ha stabilito che le procedure della Camera di commercio erano corrette, confermando l'assetto societario attuale che vede la maggioranza delle quote nelle mani di John e dei suoi fratelli minori.

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