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Ergastolo confermato per Benno Neumair: uccise padre e madre

Laura Perselli e Peter Neumair furono uccisi il 4 gennaio 2021, i loro corpi ritrovati tempo dopo

Ergastolo confermato per Benno Neumair: uccise padre e madre
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Confermato l'ergastolo per Benno Neumair per il duplice omicidio e l'occultamento dei cadaveri della madre Laura Perselli e del padre Peter Neumair, uccisi il 4 gennaio 2021 nel loro appartamento a Bolzano. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della difesa, confermando la sentenza d'appello emessa nell'ottobre del 2023. Dopo aver ucciso i genitori il 33enne gettò i cadaveri nel fiume Adige.

Nel corso dei processi al giovane non sono state riconosciute le attenuanti. E i suoi disturbi di personalità - avevano stabilito i giudici d'appello - non sono così gravi da giustificare una incapacità di intendere e volere. La motivazione dell'atroce delitto va invece cercata nella situazione di alta conflittualità con i genitori e soprattutto nel sentimento di insofferenza che nutriva nei confronti del padre con il quale si scontrava costantemente. Benno aspirava a una condizione di vita migliore e per realizzarla doveva eliminare il padre, che lo ostacolava. I giudici ritengono che sapesse perfettamente quello che stava facendo quando ha strangolato il padre con un cordino d'arrampicata e dopo una quarantina di minuti la madre, per poi caricare i corpi nel bagagliaio dell'auto di famiglia con la quale ha raggiunto un ponte e li ha buttati nel fiume. Dopo il giovane ha cercato di depistare le indagini nel tentativo di farla franca.

Prima che la condanna all'ergastolo venisse confermata in appello, la Corte aveva rigettato la richiesta di un percorso di giustizia riparativa presentata dall'imputato nel settembre 2023.

I giudici dissero di no perché il 33enne non ha «mai mostrato pentimento» e ha avuto una «condotta sprezzante e provocatoria» nel processo di primo grado, senza mai contattare la sorella rimasta sola ad affrontare il peso di questa tragedia. Adesso la Cassazione ha scritto la parola fine, confermando il carcere a vita per Benno.

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