Esplosioni e perdite nel mar Baltico: l'incubo sabotaggio su Nord Stream. L'ipotesi degli 007: sub o sottomarino

Tre falle nelle quattro tubature dei gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2, fra Russia e Germania

Esplosioni e perdite nel mar Baltico: l'incubo sabotaggio su Nord Stream. L'ipotesi degli 007: sub o sottomarino

Tre falle nelle quattro tubature dei gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2, fra Russia e Germania. Tre fughe di gas a breve distanza, anche se i gasdotti non erano attivi ma pieni di gas naturale quando hanno subìto un forte calo di pressione. Tre perdite nelle acque di Danimarca e Svezia. L'Europa trema e si interroga su un atto che la premier danese Mette Frederiksen definisce «deliberato» e che i due leader in guerra in Ucraina, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, ancora una volta si rinfacciano reciprocamente. Intanto il prezzo del gas nel pomeriggio di ieri schizzava al rialzo di oltre il 20% toccando quota 211,9 euro e lasciando sospettare che le falle nei gasdotti siano un avvertimento di Mosca all'Europa, oltre che un tentativo di manipolare il mercato.

Ecco le circostanze. L'osservatorio sismico svedese, grazie alle 30 stazioni nel Sud del Paese, registra due esplosioni sottomarine, la prima alle 2.03 di lunedì e la seconda alle 19.04, una delle quali di magnitudo 2,3. Lo stesso rilevano le stazioni in Danimarca. I filmati della Difesa danese mostrano un vortice di metano che affiora sulla superficie del Mar Baltico. Per Björn Lund, sismologo dello Swedish National Seismic Network «non c'è dubbio che si tratti di esplosioni». «Molto probabilmente dovute a detonazioni», aggiunge il collega Peter Schmidt.

Quali le cause? «Non si tratta di incidenti» chiarisce in serata la premier danese Frederiksen, secondo cui le perdite dovrebbero durare almeno una settimana. Un probabile sabotaggio dei russi, magari sotto falsa bandiera. Non ha dubbi il ricercatore e analista Hugo Kaaman, che alla tv svedese Svt spiega: «Nord Stream 1 e 2 sono stati sabotati intenzionalmente». Fonti dell'intelligence occidentale pensano che in azione siano entrati sommozzatori o sottomarini russi. Potrebbe esserci lo zampino degli Spetsnaz, le forze speciali dell'unità navale russa, subordinate all'intelligence, all'opera con i loro «uomini rana» dislocati nel Mar Baltico. Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, gli 007 Usa avrebbero avvertito settimane fa il governo tedesco di possibili attacchi ai due gasdotti.

Al lavoro ci sono già investigatori svedesi, danesi e tedeschi. La Commissione europea «segue gli sviluppi con molta attenzione». La Nato parla di «grande preoccupazione» e Stoltenberg avverte: «Prepariamoci a un lungo inverno». E a Kiev sono certi della matrice russa dell'atto. Il consigliere del presidente Zelensky, Mikhailo Podolyak, accusa: «È un attacco terroristico pianificato dalla Russia e un atto di aggressione contro l'Unione europea». Il premier polacco Morawiecki lo definisce «probabilmente il prossimo livello di escalation».

Immediato arriva l'intervento della Casa Bianca, per rassicurare il continente sul rischio di un'escalation della guerra energetica: «Gli Stati Uniti sono pronti a sostenere gli europei dopo le fughe di gas dal Nord Stream - spiega la portavoce dell'Amministrazione Biden Karine Jean-Pierre - L'episodio dimostra quanto sia importante il nostro impegno comune per trovare forniture di gas alternative per l'Europa». Intanto il segretario di Stato Usa Blinken parla di «di un attacco o di una forma di sabotaggio, non ancora confermati». Ma avverte: «Non sarebbe interesse di nessuno». Anche Berlino non esclude un attacco, secondo fonti di Der Spiegel, «per colpire l'infrastruttura del gas dell'Ue e creare incertezza sui mercati europei».

Nord Stream 2 non è mai entrato in funzione perché il governo tedesco ha sospeso l'autorizzazione a febbraio, dopo che Putin ha riconosciuto l'indipendenza di Lugansk e Donetsk.

Eppure anche il Cremlino parla di «sabotaggio», ma ai danni della Russia. Il portavoce Peskov si dice «estremamente preoccupato», non esclude «nessuna opzione» e annuncia un'indagine urgente.

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