La direttiva Ue vuole vietare la vendita o l'affitto delle case che sprecano energia. «A Draghi dico che si tratta di indicazioni irrealistiche che possono dare un colpo fatale al nostro mercato». Parola dell'economista e professore Giulio Sapelli.
Professor Sapelli dal 2027 gli immobili che non saranno adeguati all'efficientamento energetico richiesto dalla Commissione europea non potranno essere né venduti né affittati. Cosa ne pensa?
«Bisogna fare un passo indietro e affidarsi all'antropologia, se non alla psicoanalisi. La burocrazia europea è completamente impazzita. Questa direttiva va di pari passo con quella che voleva intervenire sul Natale. Ormai gli euro-burocrati si attribuiscono super poteri impostando il pilota automatico».
Qui abbiamo a che fare con la transizione energetica
«Sì, ma con un'economia diretta dall'alto. È un puro delirio di onnipotenza. Prima c'erano i dittatori circondati dai fedelissimi. Adesso il futuro è più inquietante, perché abbiamo un neo Stato franco-prussiano, appunto, con migliaia di burocrati che emanano direttive, molto simile a quello che capitava in Unione Sovietica, dove facevano i piani quinquennali. E come se ci fossero milioni di nuovi Cernenko, ma con l'Europa della democrazia, della libertà e del mercato, questo non ha niente a che vedere».
Allora, qual è il senso di questa direttiva?
«Non ha alcun senso. È frutto di un comportamento irrazionale diretto ad affermare un potere. Non sono spiegabili altrimenti certe decisioni. Chi dà questo potere alla Commissione?».
Non c'è il rischio di alimentare i complottismi?
«Piuttosto che pensare ai complotti, pensiamo al fatto che ci troviamo di fronte a burocrati contagiati dai miti Gretisti, un ecologismo ridicolo e ideologico».
Il governo cosa dovrebbe fare?
«Domandarsi se tutto questo sia costituzionale o no, come hanno fatto i tedeschi varie volte ricorrendo alla loro Corte costituzionale, smentendo la Ue. Poi potrebbe ricorrere alla Corte Costituzionale europea».
Vuole dire qualcosa a Draghi?
«Sì. Deve tener conto che sono indicazioni irrealistiche che possono dare un colpo fatale al nostro mercato».
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