
La Commissione europea getta acqua sul fuoco dopo l'annuncio di Donald Trump di dazi al 30% dal primo agosto e prova a correggere il tiro sulla strategia per le trattative che fino ad oggi non ha funzionato. Così Ursula Von der Leyen dall'Indonesia dove ha siglato un accordo tra l'Ue e la nazione asiatica per abbattere le barriere commerciali, ha annunciato la proroga dell'entrata in vigore dei contro dazi europei.
"Estenderemo la sospensione delle contromisure fino ai primi di agosto, allo stesso tempo continueremo a prepararci per le contromisure per essere pienamente pronti", ha spiegato il presidente della Commissione Ue. La Von der Leyen ha poi aggiunto che non è sul tavolo lo Strumento anti-coercizione (Aci) dell'Unione europea poiché "è creato per situazioni straordinarie, non siamo ancora a quel punto. Ora è il tempo delle negoziazioni, ma siamo pronti a eventuali scenari" per poi precisare che l'Ue "ha preparato e concordato una prima lista di contromisure e ha sviluppato anche una seconda lista che deve ancora approvare". Nella strategia europea c'è anche la necessità di "diversificare le nostre relazioni commerciali" e qui "si inserisce il nostro accordo con l'Indonesia" e "lavorare sul mercato interno stesso" dell'Ue.
Dopo la lettera di Trump l'Ue è al lavoro su un secondo pacchetto di dazi per circa 70 miliardi di euro di merci statunitensi che dovrebbe essere presentato oggi. Intanto ieri si è tenuta a Bruxelles una riunione d'urgenza del Coreper, composto dagli ambasciatori permanenti dei ventisette stati membri, proprio con l'obiettivo di valutare le decisioni da prendere in risposta ai dazi annunciati da Trump, mentre oggi è prevista la riunione dei ministri del commercio dei ventisette stati membri in una seduta straordinaria.
Il primo ciclo di contro dazi europei sarebbe dovuto entrare in vigore questa sera a mezzanotte e un minuto su 21,5 miliardi di importazioni dagli Stati Uniti. Si tratta di una misura approvata lo scorso marzo in risposta alla decisione di Trump di tariffe al 25 per cento sulle importazioni di acciaio e alluminio dall'Ue ma poi prorogata proprio per facilitare le trattative. Lo scorso aprile i 27 stati membri hanno dato il via libera a quattro "Annex", quattro liste di prodotti da sottoporre ai nuovi balzelli in più scaglioni. Il primo ambito include beni come il riso, il tabacco, le ceramiche, i mobili, moto, imbarcazioni da diporto, ma esclude il whisky per proteggere i vini italiani e francesi e prevede aliquote del 10 o del 25% su 3,8 miliardi di beni.
Nella seconda e terza lista di dazi Ue all'Usa figurano componenti in ferro per binari, tubi di ferro o acciaio ma anche coltelli e lame, animali vivi da allevamento come pollame, carne fresca, inclusi uova e derivati, verdure fresche e altri tipi di frutta ma anche caffè e tè, infine la quarta lista include beni come semi di soia e mandorle. Presentando i contro dazi in primavera la commissione aveva affermato che "le contromisure potranno essere sospese in qualsiasi momento, qualora gli Stati Uniti accettino un risultato negoziale equo ed equilibrato" cosa che poi è avvenuta.
Al momento ci sono due anime prevalenti all'interno dell'Unione: continuare a trattare con gli Stati Uniti oppure assumere una posizione più dura rispondendo ai dazi americani con contro dazi ma con il rischio di avviare una guerra commerciale tra Ue e Usa.
Da un lato Italia e Germania che, anche alla luce dell'esposizione delle proprie economie verso Washington spingono per continuare a dialogare, dall'altro Francia, Spagna e socialisti più propensi al muro contro muro. Non a caso ieri il gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo ha sostenuto che "Il piano della Commissione Europea di rimandare le ritorsioni contro gli Stati Uniti fino al 1º agosto è preoccupante". Peccato che solo pochi giorni fa a sinistra si criticava il possibile accordo al 10% mentre ora le imprese italiano rischiano dazi al 30% anche a causa di un approccio ideologico alle trattative.
In questo contesto complesso continua anche il lavoro diplomatico dell'Italia. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri ha avuto colloqui con il Commissario Ue al Commercio Marcos Sefcovic e con il Ministro dell'Economia spagnolo Carlos Cuerpo Caballero.