Attualità

Famiglia, politici, vip e tanta gente comune. Un tributo a Costanzo

Maria De Filippi consola il figlio, la Meloni in preghiera. Il cordoglio di tre generazioni

Famiglia, politici, vip e tanta gente comune. Un tributo a Costanzo

La foto sulla bara è recente: lui che, seduto sulla poltroncina che ultimamente sostituiva il proverbiale sgabello, guarda in tralice e abbozza un sorriso ironico. Accanto al feretro qualcuno ha posato un oggetto molto comune: la cartellina personale dello scomparso, quella nera con su scritto Costanzo Show 40 anni, che portava con sé durante il programma. E se non fosse per la solennità del luogo la Sala della Protomoteca del Campidoglio in Roma- e le istituzionali corone di fiori del Comune e della Regione Lazio, a fare da sfondo al lento sfilare di centinaia di romani, nulla di retorico caratterizzerebbe la camera ardente di Maurizio Costanzo. Il dolore stesso dei familiari - Maria De Filippi, che dietro grandi occhiali scuri accompagna davanti alla bara il premier Meloni, tra il crepitìo dei flash, e consola con semplicità il figlio adottivo Gabriele; ma anche i due figli più grandi, la sceneggiatrice Camilla e il regista Saverio, avuti dalla seconda moglie Flaminia Morandi, giornalista- è composto, quasi defilato. Aperta alle 9,30 dal sindaco Gualtieri, e alla presenza di due ex sindaci della Capitale, Virginia Raggi e Francesco Rutelli (che ventisette anni fa sposò Maurizio e Maria, e che era accompagnato dalla moglie Barbara Palombelli) il luogo dell'ultimo saluto al giornalista coi baffi ha accolto fino alle 18 moltissimi cittadini comuni. Nonni e nipoti. Tre generazioni. Riaperto stamattina alle 10 chiuderà definitivamente sempre alle 18, in attesa del funerale solenne che domani verrà celebrato presso la chiesa di Santa Maria in Montesanto, la cosiddetta Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo. Per evitare almeno in parte fotografi e curiosi ieri mattina la De Filippi era entrata in Campidoglio prima delle 9,30, da un ingresso laterale. Nell'arco della mattinata aveva incontrato alcuni degli artisti giunti per salutare il marito: Fiorello, Mara Venier, Lino Banfi con la figlia Rosanna (a loro volta in lutto per la scomparsa della moglie e madre Lucia), Marco Bellocchio, Valerio Mastandrea, Paola Barale, Emanuela Aureli, Gianni Ippoliti, Rudy Zerbi, Ermete Realacci. Numerose le figure istituzionali: oltre a Giorgia Meloni (che ha sostato a lungo davanti al feretro, per poi farsi il segno della croce), il neo presidente della Regione Lazio Rocca, il ministro della cultura Sangiuliano, il presidente del CONI Malagò, Gianni Letta col figlio Giampaolo amministratore delegato di Medusa, Giuseppe Conte. «È stato un grandissimo scopritore di talenti ha commentato la Meloni all'uscita- Io non posso dire di essere un talento da lui scoperto; ma le mie primissime partecipazioni televisive sono state proprio al Maurizio Costanzo Show. Avevo più o meno 17 anni». Costanzo, ha riflettuto la premier, «ci lascia l'eredità di un grande giornalismo, capace di dialogare con tutti e di capire che la dimensione umana delle cose è molto importante. Era un uomo con le sue idee, ma capace di capire tutti. Gli interessava moltissimo il carattere umano degli altri». Osservando il fluire dei visitatori, Gianni Letta ha commentato: «Poche volte ho visto un tributo che fosse un plebiscito. È come se giovani e vecchi di questo Paese gli si fossero inchinati tutti di fronte». «Nel suo modo spiritoso, sobrio, curioso, per capire cosa c'è dietro l'angolo" -ha osservato Rutelli- ha aiutato milioni di italiani ad esplorare la vita». «Quand'è nato il Tg2 Post, gli telefonai per avere le sue impressioni è stato il ricordo del ministro Sangiuliano- e lui me le diede molto affettuosamente. Era un maestro di televisione, credo che abbia lasciato un segno importante nel giornalismo e nella tv italiana.

Per questo abbiamo deciso di tributargli domani funerali solenni».

Commenti