Ci mancava solo il fango elettorale. La Commissione parlamentare Antimafia, presieduta dal senatore del Movimento cinque stelle Nicola Morra, delle 12 segnalazioni pervenute dalla Dnaa (Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, ndr) ha deliberato che risultano incandidabili per il Codice di autoregolamentazione cinque candidati. Nel dettaglio, per la lista di Forza Italia, si tratta di Silvio Berlusconi, Giovanni Paolo Bernini, Salvatore Cicu e Pietro Tatarella, mentre per la lista CasaPound è stata valutata incandidabile Emmanuela Florino. In merito, il presidente Morra ha spiegato, appunto, che tali candidature segnalate risultano "non conformi al Codice di autoregolamentazione dal momento che si tratta di soggetti rinviati a giudizio e con dibattimento in corso".
La risposta del diretto interessato non si è fatta attendere. "Un signore che si chiama Morra, un Cinque Stelle, ha tirato fuori elenco dove io figuro come impresentabile, ma io come impresentabile ho avuto più di 200 milioni di voti da quando sono in giro", ha affermato Silvio Berlusconi a Dritto e Rovescio, su Rete4. Il leader di Forza Italia poi ha aggiunto: "Non c'è governo che contro la mafia ha fatto più di me".
"La Commissione antimafia a tre giorni dalle elezioni ha "scoperto" che Berlusconi ha dei procedimenti penali in corso. Una non notizia utilizzata in maniera assurdamente strumentale, anche perché le liste elettorali sono note da oltre un mese fa. Per la legge italiana Berlusconi è candidabile a tutti gli effetti e per noi è presentabilissimo: gli elettori lo confermeranno nelle urne perché siamo in democrazia e quello che conta è la volontà dei cittadini non le "patenti" di organismi a guida politica", ha tuonato Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia.
"L'uso a fini politici della commissione antimafia è purtroppo da tempo una consuetudine, ma l'aver inserito il nome di Berlusconi nella lista degli impresentabili, rendendola nota proprio alla vigilia della chiusura della campagna elettorale è una scorrettezza che passa evidentemente ogni limite. Il presidente Berlusconi con i suoi governi ha inferto colpi terribili alla mafia, e nonostante i teoremi giudiziari che hanno tentato di coinvolgerlo anche nelle inchieste più infamanti, mai è stato trovato nemmeno uno straccio di prova contro di lui.
La sua presenza fra gli impresentabili è dunque molto più che discutibile, così come il codice etico giacobino che l'ha determinata, ma ancora più inaccettabile sono il metodo e la tempistica di questa operazione dall'acre sapore di un'imboscata elettorale da cui però Berlusconi uscirà, come sempre, più forte di prima", ha affermato Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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